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Sabato, 27 Aprile 2024
Reati ambientali

Scoperto un "cimitero delle auto" abusivo: erano presenti anche mezzi rubati

Sia il proprietario del fondo che il gestore della discarica abusiva, padre e figlio, sono stati denunciati per reati in materia ambientale e per ricettazione. Il terreno era catastato come vigneto

I carabinieri della Compagnia di Acireale hanno effettuato un mirato controllo del territorio, nell'ambito dei controlli natalizi, per contrastare gli episodi di criminalità ambientale e reprimere il fenomeno della ricettazione di pezzi di ricambio rubati. Al servizio ispettivo hanno preso parte anche i colleghi della Compagnia di intervento operativo del 12° reggimento Sicilia, del nucleo operativo ecologico e del 12° nucleo elicotteri di Catania, che hanno messo a disposizione uno dei loro velivoli per effettuare una ricognizione aerea della zona interessata dai controlli. Dopo un attento monitoraggio del territorio acese, i militari hanno individuato un vasto terreno nel Comune di Aci Sant’Antonio, a poca distanza dell’autostrada E45, non visibile da terra poichè nascosto da alti e fitti eucalipti lungo tutto il perimetro, su cui erano accantonati rottami e carcasse di veicoli di ogni tipo.

Il terreno registrato come vigneto

Davanti a questo scenario, sono in primo luogo scattati gli approfondimenti sulla documentazione, da cui sono subito emersi dati incoerenti con quanto invece direttamente constatato dai carabinieri. Nello specifico, risultava addirittura che l’area in questione fosse stata registrata come terreno adibito ad uso agricolo e coltivato a vigneto. A questo punto, i militari hanno realizzato che si trovavano di fronte ad una vera e propria discarica abusiva e centro di autodemolizione.

Presenti anche auto rubate

Ad aggravare la situazione anche il fatto che l'area in questione si trovi in una zona sottoposta a vincolo archeologico e paesaggistico. Seguendo un viale sterrato di campagna, chiuso da un grande cancello e da una recinzione che impediva di guardare all’interno, i carabinieri hanno quindi fatto accesso al sito, trovandosi di fronte ad una discarica di oltre 900 metri quadri. All'interno erano accantonate auto, parzialmente o totalmente smontate, pezzi di ricambio, centraline, autoradio, parti meccaniche e targhe, accatastate le une sulle altre, al punto da rendere difficoltoso anche il passaggio. Sul posto era presente un 32enne giarrese con precedenti di polizia, figlio del proprietario del terreno, che non ha saputo giustificare quel "cimitero di rottami", essendo sprovvisto di qualsiasi autorizzazione per lo smaltimento di rifiuti. I militari hanno poi esteso il controllo all’intera area, dove hanno anche accertato la presenza di rifiuti pericolosi in plastica ed in ferro, derivanti dallo smontaggio delle auto, nonché uno scarico incontrollato di acque reflue industriali sul terreno, senza alcun trattamento depurativo sempre nel più totale abusivismo. Per l’intera giornata, le pattuglie hanno poi scandagliato le auto e le targhe presenti nell’autodemolizione illecita, scovando così 2 veicoli rubati. Il primo ancora integro, di proprietà di una società di autonoleggio, rubato a Catania tre giorni prima. Il secondo già parzialmente smontato ed asportato a fine novembre a Giardini Naxos ad un turista italiano residente in Germania.

Accertato anche l'allaccio abusivo alla rete idrica

Sia il proprietario del fondo che il gestore della discarica abusiva, padre e figlio, sono stati quindi denunciati per reati in materia ambientale e per ricettazione. Come se non bastasse, approfondendo il controllo assieme ai tecnici della società "Acqua di Casalotto", che si occupa della distribuzione di acqua sul territorio, i carabinieri hanno rilevato anche l’allaccio abusivo alla rete idrica pubblica. Pertanto per i due è scattata anche la denuncia per furto aggravato. L’intera area è stata sottoposta a sequestro, compreso tutto il materiale rinvenuto all’interno, mentre le due macchine rubate sono state restituite ai legittimi proprietari.

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