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Cronaca Biancavilla

Biancavilla: la città dell’amianto, alto il tasso di tumori

Approfondiamo la situazione del paese di Biancavilla, provincia di Catania, dove è stata riscontrata un'altissima incidenza di tumori alla pleura causati dall'esposizione all'amianto

Una legge del 1992 ( n. 257 del 27 marzo) ha vietato la produzione, l’importazione, il commercio e l’utilizzazione di materiali contenenti amianto, i quali sono altamente cancerogeni per inalazione e causano a distanza di decenni, cancro e malattie respiratorie. Eppure, molti edifici della provincia etnea hanno ancora una ricca presenza di amianto o absesto.

In questo articolo puntiamo il dito sul tumore causato dalla localizzazione del “mesotelioma” nel tessuto polmonare, associato all’esposizione all’amianto. E alla sua alta concentrazione nella cittadina di Biancavilla, dichiarata SIN (sito di interesse nazionale), insieme ai comuni di Gela e Priolo.

Nel paese di Biancavilla, pur non essendo una località industriale, è stato riscontrato nel ’97 un’altissima incidenza di tumori alla pleura.

L'addetto stampa del Comune di Biancavilla,Vincenzo Ventura, illustra il fenomeno ed i suoi sviluppi. “A Biancavilla si vive soprattutto di agricoltura, ma vista la quantità di tumori alla pleura riscontratisi, l’istituto superiore della Sanità e l’ENEA (Ente per le nuove Tecnologie,l’Energia e l’Ambiente) hanno verificato la causa dei decessi, e si è visto che questa fibra di fluoro-edenite, unica nel suo genere, e rinvenuta solo a Biancavilla. La fibra era stata portata nel paese dall’estrapolazione di materiale, usato nelle costruzioni della cava di Monte Calvario. Questo significa che tutte le case costruite dagli anni ’50 in poi ne erano piene. Dopo queste scoperte è esploso un vero e proprio caos” - dichiara Ventura - “nel ’98 scatta immediatamente l’attività di bonifica: le strade a fondo naturale sono state asfaltate, con materiale che non faceva sprigionare questa polvere con il vento, e sono state piazzate delle centraline al fine di localizzare le zone dove fosse presente la fibra “maledetta”. Ne è venuto fuori che anche al confine tra Biancavilla ed Adrano, si trova questo materiale. E’ seguita, pertanto, la bonifica di tutti gli edifici pubblici-scuole, innanzitutto,Villa e Palazzo Comunale, attraverso tecniche che incapsulassero questa fibra. I costi sono notevoli, ciononostante il Governo Nazionale, la Regione e il Comune se ne sono sempre interessati, e si continuano a svolgere, a cadenza regolare, degli incontri per fare il punto della situazione.”

Squadre di scienziati e ricercatori si sono interessati alla vicenda, basti ricordare la visita, dello scorso settembre, di funzionari del Ministero dell’Ambiente della Corea del Sud nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale.

Quello che manca -prosegue Ventura- è la bonifica definitiva del Monte Calvario:dovrebbe essere sigillato e coperto; ciò non è avvenuto, fino ad oggi, perché si attende la fine dei lavori della metropolitana, prevista per il 2013”.

Una stima puntuale e precisa dei deceduti non è stata presentata ma si sono contati oltre 40 decessi: si aggiunge, tuttavia, che questo dovrebbe essere l’ultimo anno nel quale si subirebbero gli effetti del materiale.

Nel resto della provincia, si parlò del caso dell’ex opificio Keyes, sequestrato dalla Guardia di Finanza, nel territorio di Fiumefreddo, anche se il terreno fu convertito in parcheggio privato per i bagnanti che andavano nella zona della vicina area protetta.

La Green Economy potrebbe essere uno stimolo in più per garantire un miglioramento della situazione. La Spes Engineering, azienda leader in Sicilia nel mercato delle energie rinnovabili in particolare nel settore della tecnologia fotovoltaico  lavora, ormai da anni, a fianco delle Amministrazioni Pubbliche, di privati e industrie con l’obiettivo di contribuire alla nascita di nuove città eco-sostenibili. Tra le attività che offre, mostra una evidente importanza quella di bonifica dell’amianto.  

Ci occupiamo della sostituzione di Amianto con pannelli fotovoltaici ormai dal 2008. Quando è in corso una bonifica dell’amianto, mettiamo su la pratica, pur affidandoci ad una ditta esterna, e facciamo seguire la sostituzione dell’eternit con i pannelli fotovoltaici. Gli impianti più grossi che abbiamo realizzato ultimamente a Catania sono 2: il “Comat”, di 1,2 MegaWatt con la bonifica di ben 18.000 metri quadrati di amianto, e l’ “EX IVECO”, del gruppo Virlinzi, di 1 megawatt su 11.000 metri quadrati ” ci spiega l’Amministratore Unico della Spes Engineering, Salvatore Lo Greco.

Green Economy: una soluzione all'amianto

 

 

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