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Domenica, 28 Aprile 2024
L'iniziativa

Due ragazze con la sindrome di Down lavorano in sala al rifugio Sapienza

Sofia e Giulia, due giovani padovane, stanno svolgendo un tirocinio lavorativo presso il ristorante del rifugio Sapienza grazie al progetto "Montagnamo sull'Etna", in collaborazione con il Club Alpino Italiano di Catania

Giulia e Sofia, due giovani ragazze padovane con la sindrome di Down, in questi giorni (2 -16 settembre) sono impegnate in un'esperienza lavorativa in sala presso il ristorante del rifugio Sapienza di Nicolosi, grazie al progetto "Montagnamo", ideato dall'alpinista Giacomo Drago nel 2014.

Si tratta della seconda tappa di un'iniziativa di più ampio respiro, arrivata a Catania già nell'autunno del 2019. In quell'occasione fu organizzata un'escursione fino ai crateri sommitali. "Per la prima volta undici persone con disabilità - spiega Umberto Marino,  consigliere e responsabile della commissione di Alpinismo Giovanile del Cai Catania - hanno avuto la possibilità di raggiungere la cima del vulcano, con il supporto di una guida vulcanologica e dei nostri accompagnatori. Questa volta sono state coinvolte solo due ragazze, che si metteranno alla prova lavoreranno al rifugio Sapienza, occupandosi del servizio al ristorante in orario diurno. Sono ospiti della nostra sezione, cui si sono addirittura iscritte e potranno anche conoscere meglio Catania, usufruendo di un punto d'alloggio posto nei pressi del lungomare. Abbiamo messo a loro disposizione anche due pulmini per gli spostamenti. Con Giacomo Drago è nata una solida amicizia. Ogni estate viene puntualmente a trovarci, facendo molte escursioni sull'Etna". Ieri sera le figure che hanno contribuito alla realizzazione di questo step si sono riunite al Sapienza per trascorrere un momento conviviale. Tra gli altri, erano presenti: Nino Longo, la guida vulcanologica che nel 2019 ha accompagnato gratuitamente i ragazzi ai crateri sommitali, il giornalista Gaetano Perricone che ha scritto il libro "La scalata della vita - Se si vuole si può", il responsabile nazionale della commissione nazionale Speleologia e Torrentismo del Cai Giuseppe Priolo.

"A giugno sono venuto a Catania per svolgere alcune escursioni - spiega l'organizzatore Giacomo Drago - ed i gestori del Sapienza mi hanno subito dato piena disponibilità per far svolgere a due ragazzi un'esperienza lavorativa. Giulia e Sofia erano già presenti durante l'iniziativa del 2019 e sono state ben felici di ritornare sul vulcano, accettando la nostra proposta. Entrambe hanno già un lavoro a Padova. Giulia è addetta alle colazioni presso un hotel, mentre Sofia fa l'aiuto cuoco in una scuola. Anche in questa esperienza hanno un regolare contratto a termine. Il senso dell'iniziativa è accompagnare i ragazzi alla conquista dell'autonomia attraverso la frequentazione dell'ambiente montano. Per noi la montagna non è uno sport, ma uno stile di vite. Nel gruppo di undici ragazzi che porto con me si è sviluppato un grande senso di collaborazione. Si aiutano a vicenda sui sentieri e questo spirito li aiuta anche nella vita".

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