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Cronaca Caltagirone

Caltagirone, studenti e turisti a scuola di restauro

Nella cittadina della Val di Noto s'inaugura una nuova modalità di fruizione dei beni culturali

Caltagirone, inaugura una nuova modalità di fruizione dei beni culturali: un laboratorio di restauro in cui studenti, cittadini e visitatori possono, assistendo “in diretta” al recupero dell’opera, “entrare” nel passato, ma anche proiettarsi nel futuro. Sono questi i principali connotati dell’iniziativa battezzata ieri pomeriggio, al Carcere borbonico, con la consegna all’impresa affidataria, da parte della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania, dei lavori di restauro, consolidamento e disinfestazione del fercolo di San Giacomo, custodito nello stesso Carcere borbonico, oggi sede del Museo civico.

Si tratta del fercolo originario che, pur essendo stato sostituito negli ultimi 60 anni da una copia che adesso viene portata in processione, costituisce l’essenza di una storia plurisecolare intrisa di fede e tradizione. I lavori, finanziati dall’assessorato regionale dei Beni culturali per 64mila euro, dureranno 180 giorni e si tradurranno nel trasferimento del fercolo, che fu realizzato da Scipione di Guido nel 1589, dal Carcere borbonico alla sala “Milazzo” del palazzo comunale, dove sarà allestito il laboratorio di restauro e sarà realizzata la prima sezione di un’officina di cultura relativa alla festa del patrono di Caltagirone, San Giacomo, eredità immateriale che è parte integrante del patrimonio Unesco della città.

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