rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Il verdetto

Il giudice sportivo chiude il Massimino, Catania-Padova sarà a porte chiuse

Arrivato il verdetto dopo gli scontri dell'Euganeo. Il ritorno della finale di Coppa Italia di Serie C sarà senza pubblico sugli spalti. Maxi ammenda di diecimila euro comminata al Catania. Trantino amareggiato: "Ci vanno di mezzo la tifoseria vera e l'immagine della città"

Finale di ritorno di Coppa Italia allo stadio Massimino a porte chiuse e maxi ammenda di diecimila euro per la società rossazzurra. E' questo il verdetto emesso dal giudice sportivo, Stefano Palazzi, dopo gli scontri avvenuti martedì sera allo stadio Euganeo all'intervallo del match contro il Padova. Cinquemila euro di multa anche al club veneto.

Una decisione che era nell'aria e scontata e che punisce, per l'intemperanza di pochi che hanno a che fare con il tifo, un'intera piazza desiderosa di supportare la squadra nel match di ritorno e spingerla nella rimonta che significherebbe la conquista del primo trofeo della storia del club rossazzurro. Una pesante sanzione che rappresenta un danno economico anche per le casse del club.

Il comunicato della Lega Pro con le decisioni del giudice sportivo-2

Altri arresti per gli scontri

Nel frattempo proseguono gli approfondimenti e gli accertamenti da parte delle Digos di Catania e Padova per la contestualizzazione delle singole condotte anche ai fini dell’adozione dei provvedimenti di Daspo. Questa mattina la polizia ha dato notizia dell'arresto di altri due ultras coinvolti negli scontri. Salgono così, per il momento, a dieci il numero degli arrestati.

Trantino: "Chiedo a questi ultras, ne è valsa la pena?"

Duro e amareggiato il primo cittadino di Catania, Enrico Trantino che affida alla sua pagina Facebook un commento a margine del verdetto del giudice sportivo: "Ora che hanno stabilito che la finale di ritorno di Coppa Italia si disputerà a porte chiuse - scrive Trantino - vorrei tanto chiedere agli ultras che si sono esibiti a Padova in un’altra pagina mortificante per Catania, se ne è valsa la pena. Se avere agito per screditare la reputazione della nostra città e penalizzare le migliaia di tifosi che vorrebbero sostenere la squadra, li abbia resi orgogliosi".

Trantino che ieri ha raggiunto telefonicamente il primo cittadino di Padova per esprimere solidarietà non nasconde il proprio disappunto verso il tifo violento: "Abbiamo compiuto sforzi importanti per ridare dignità al nostro stadio - sottolinea il sindaco -  speravamo diventasse di nuovo luogo di aggregazione per chi desiderava supportare i colori rossazzurri e gioire con amici e familiari. Invece… invece qualcuno ancora crede che abbia senso compiere azioni che offendono la stragrande maggioranza di Catanesi che vorrebbero si parlasse del nostro territorio per le bellezze che esprime, e non per manifestazioni inqualificabili. E in un momento in cui da un risultato dipende la stagione, e ci sarebbe stato bisogno del nostro pubblico caloroso, ci vanno di mezzo la tifoseria vera e l’immagine di Catania. Ne è valsa la pena?".

Cataniatoday è anche su Whatsapp. Clicca qui per seguire il nostro canale

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il giudice sportivo chiude il Massimino, Catania-Padova sarà a porte chiuse

CataniaToday è in caricamento