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Cronaca

Decreto Liberalizzazioni: si prevedono multe salate per i pubblici esercizi

FIPE sta verificando la costituzionalità della norma che impone ai proprietari dei pubblici esercizi il pagamento entro 30 giorni per le derrate alimentari

C’è preoccupazione tra i proprietari dei pubblici esercizi per l’entrata in vigore, prevista il mese prossimo, dell’articolo 62 del Decreto Liberalizzazioni che impone il pagamento entro 30 giorni per le derrate alimentari.

La norma, infatti, studiata per riequilibrare il rapporto tra grandi centrali di acquisto e produzione, si ripercuote gravemente sui pubblici esercizi, normalmente organizzati in aziende a carattere familiare o di piccole dimensioni, che in caso di ritardato pagamento rischiano sanzioni da 500 euro fino a 500mila euro.

In pratica, qualsiasi bar con un incasso già penalizzato dagli effetti della crisi, potrebbe paradossalmente ritrovarsi a pagare multe salatissime, magari anche a qualche multinazionale produttrice di alimenti confezionati o bevande, se saldasse la fattura dopo i 30 giorni.

"Si tratta – ha affermato Dario Pistorio, presidente provinciale e regionale FIPE - Confcommercio – di un’altra complicazione che si abbatte sulla categoria. E di un’altra gestione di un problema reale con delle generalizzazioni che possono ampliare le difficoltà soprattutto delle piccole e medie imprese che avrebbero gradito maggiori deroghe al corretto principio di base e la gradualità delle sanzioni, introducendo cioè un parametro quantitativo".

Per questo FIPE sta verificando la costituzionalità della norma sulla base di un ingiustificabile  privilegio di una categoria rispetto ad un’altra in termini di tutela del credito.
 

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