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Domenica, 28 Aprile 2024
Mafia

Mafia, confisca milionaria ad esponente di spicco del clan Mazzei

I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito la confisca di un patrimonio di circa 12 milioni di euro, illecitamente accumulato da William Alfonso Cerbo, ritenuto esponente di spicco del clan mafioso denominato “i Carcagnusi”, facente capo a Santo Mazzei

I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito la confisca di un patrimonio di circa 12 milioni di euro, illecitamente accumulato da William Alfonso Cerbo, ritenuto esponente di spicco del clan mafioso denominato “i Carcagnusi”, facente capo a Santo Mazzei. 

In particolare, le attività investigative svolte da unità specializzate del Gico del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Catania, su delega della Procura della Repubblica, avevano già consentito, nell’aprile del 2014, di trarre in arresto Cerbo, insieme ad altre 15 persone, nell’ambito dell’operazione denominata “Scarface”, per le ipotesi di reato di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta e corruzione. Le successive attività d’indagine patrimoniali hanno permesso di ricostruire gli affari di Cerbo, il quale, in aggiunta alle attività di estorsione, recupero crediti e bancarotte realizzate con metodo mafioso, avrebbe gestito attività economiche e imprenditoriali riconducibili al clan mafioso Mazzei, investendo i proventi delle condotte delittuose nel circuito economico legale mediante la creazione di una galassia di imprese commerciali, associazioni sportive dilettantistiche ed enti senza scopo di lucro, intestati a prestanome, familiari e conviventi.

Sulla scorta delle evidenze acquisite nel corso delle indagini, il Tribunale penale etneo, chiamato a pronunciarsi in sede processuale, ha emesso sentenza, confermata in appello e divenuta irrevocabile, nei confronti, tra gli altri, di Cerbo, condannato alla pena di oltre 7 anni di reclusione, per i reati di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta e corruzione, disponendo contestualmente la confisca, divenuta definitiva, di cinque società commerciali - operanti, rispettivamente, nei settori delle costruzioni di edifici, delle immobiliari e nell’impresa turistico-balneare, aventi sedi operative nelle città di Catania, Ardea (Rm), Castelfranco Veneto (Tv) e Palmanova (Ud) - un motoveicolo e una lussuosa villa residenziale ubicata a Catania. Il patrimonio illecitamente acquisito, sarà ora affidato all’“Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati”.

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