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Cronaca

Corpo estraneo nel cervello, il calvario della piccola Desiree: "Non portiamo rancore"

A dichiararlo sono i genitori della bambina che, operata all'età di 2 anni per un tumore al cervello, è poi stata sottoposta a più di 30 interventi chirurgici. Solo nel 2015 a Napoli si è scoperto che nel cervello della piccola era stato lasciato un residuo di cera ossea

Nel 2012 Desiree D'angelo, una bimba catanese, è stata operata per un tumore al cervello di ben otto centimetri all'ospedale Garibaldi-Nesima. Da lì ha avuto inizio un vero e proprio calvario per la piccola che ha manifestato sin da subito enormi malesseri. 

Desiree è poi tornata in sala operatoria ben 30 volte, ma nessun intervento riusciva ad essere risolutivo e a mettere fine alle sofferenze della bambina. Trasferita dal Garibaldi-Nesima al Santobono di Napoli, il 17 luglio del 2015, una tac speciale che misura il liquido cerebrale ha evidenziato nel cervello della piccola un corpo estraneo.

Tornata sotto i ferri è emerso che nel cranio di Desiree erano presenti tracce di cera ossea che infiammavano la derivazione ventricolare installata a seguito dell'asportazione del tumore. Rimossi i residui di questa sostanza la piccola ha subìto un lavaggio cerebrale e poco dopo è tornata a parlare e a muoversi, anche se parzialmente. A causa dei danni cerebrali subiti dal malfunzionamento della valvola la bambina ha una tetraparesi spastica, metà corpo paralizzato e quindi non riesce a camminare.

"Desiree adesso sta meglio, molto meglio - dichiara la mamma Mariastella a CataniaToday -. Non siamo arrabbiati per quello che è accaduto, ho sempre pensato che ce l'avremmo fatta anche quando dopo una terribile setticemia mi avevano detto che mia figlia se ne sarebbe andata poche ore dopo".

I genitori, Mariastella e Gaetano insieme a fratellini Christian e Gabriel, però non si sono arresi e hanno trovato una speranza per il futuro di Desiree. In Spagna, il dottor Nazarov ha infatti inventato un nuovo metodo, un trattamento laser chiamato "Essentis" molto utile per le patologie come quella della bimba catanese. Il trattamento riuscirebbe a ridurre la rigidità muscolare e tendinea della piccola, provocata dagli anni di sofferenza vissuti. Viaggio e cure hanno però un costo molto elevato che la famiglia non riesce a sostenere da sola.

"Contro l'ospedale Garibaldi- Nesima abbiamo avviato una causa amministrativa appena 10 giorni fa - dice la mamma di Desiree - ma io non porto rancore. Ho sempre creduto che questo cosa doveva accadere e la malattia ha creato tra me e mia figlia un legame ancora più profondo. Voglio ringraziare il centro di riabilitazione di Troina che segue Desi, lì abbiamo trovato degli angeli che le hanno permesso di fare enormi passi avanti".

Per aiutare Desiree è partita una vera gara di solidarietà, già sui social. Su facebook c'è una pagina "Tutti uniti per Desiree" per raccogliere fondi e permettere alla piccola di recarsi in Spagna per le cure . Il conto corrente bancario per sostenere la bambina catanese è IT03 C 05034 16912 000000017142 Banco Popolare di Sicilia, intestato a Gaetano D'Angelo.

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