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Domenica, 28 Aprile 2024
violenza in famiglia

Picchia la madre rompendole il naso, si aprono le porte del carcere per un 58enne

"Non vali niente, fai schifo, - avrebbe detto l'arrestato alla propria madre di 78 anni - ti meriti di essere ammazzata! Ti ammazzo stanotte quando dormi"

I carabinieri di Sant’Agata Li Battiati hanno arrestato un 58enne con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. La vittima dell’ennesimo caso di violenza familiare è la madre 78enne dell'uomo, che avrebbe subito passivamente, da circa 15 anni a questa parte, le intemperanze del figlio convivente e nullafacente. L'arrestato avrebbe infatti sfogato la propria indole violenta ed aggressiva certo del fatto che, come nel passato, la madre non lo avrebbe mai denunciato.

La donna aveva però informato i militari del paese, confessando loro le vicissitudini subite, ma senza mai formalizzare una denuncia nei confronti del figlio per "amore materno". In ordine cronologico, l’ultimo grave episodio che avrebbe fatto cambiare idea alla donna sarebbe accaduto proprio nella mattinata di ieri, sempre per futili motivi. Il figlio violento avrebbe tirato la signora per i capelli, colpendola più volte al viso e minacciandola di morte. La 78enne, sfruttando un attimo di distrazione dell’aggressore, è riuscita a fuggire dall’appartamento, rifugiandosi all’interno di un supermercato in cui, poco dopo, è stata raggiunta dai carabinieri, che ha chiamato lei stessa. E' stata subito visitata dal personale medico del 118.

Successivamente è stata trasportata presso il pronto soccorso del Policlinico di Catania: i medici le hanno diagnosticato "l’infrazione delle ossa del naso", con una prognosi di 21 giorni. Quanto basta per convicerla a sporgere denuncia contro il figlio, raccontando anni di soprusi e violenze, caratterizzati da insulti e minacce. "Non vali niente, fai schifo, - le avrebbe detto - ti meriti di essere ammazzata! Ti ammazzo stanotte quando dormi", avrebbe detto il figlio degenere, tentanto anche di strangolarla. L'aggressore è stato quindi posto in stato di arresto presso l’abitazione familiare, mentre l’anziana è stata ospitata presso la casa di familiari. L’autorità giudiziaria ha poi convalidato il provvedimento cautelare, disponendo il trasferimento presso il carcere catanese di Piazza Lanza.

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