Giornaliste minacciate, Pm chiede la condanna per Niko Pandetta e Andrea Zeta
La Pm ha chiesto un anno di reclusione ciascuno per i neomelodici Vincenzo 'Niko' Pandetta, nipote del boss Salvatore Cappello, e Filippo Zuccaro, in arte Andrea Zeta, figlio del boss ergastolano Maurizio, per diffamazione e minacce a due giornaliste del giornale online MeridioNews
Un anno di reclusione ciascuno per i cantanti neomelodici Vincenzo 'Niko' Pandetta, nipote del boss Salvatore Cappello, e Filippo Zuccaro, in arte Andrea Zeta, figlio del boss ergastolano Maurizio, per diffamazione e minacce a due giornaliste del giornale online MeridioNews. È la richiesta di condanna avanzata dalla Pm Valeria Verga alla quarta sezione penale del Tribunale di Catania, in composizione monocratica, a conclusione della sua requisitoria.
Alla richiesta si sono associati gli avvocati Sergio Ziccone e Goffredo D'Antona in rappresentanza delle parti civili costituite, le giornaliste Luisa Santangelo e Claudia Maria Campese. Al centro dell'inchiesta della Procura etnea, diretta dal sostituto procuratore della Dda Rocco Liguori, la reazione dei due a un articolo giornalistico pubblicato sul sito nel gennaio del 2018 sui cantanti neomelodici e sui rapporti di parentela di alcuni di loro con pregiudicati per reati di stampo mafioso. Secondo l'accusa, Pandetta e Zuccaro, difesi rispettivamente dagli avvocati Maria Chiaramonte e Salvo Centorbi, avrebbero insultato pesantemente le due giornaliste sui social network, minacciando di fare passare loro dei "guai pesanti". Il processo è stato aggiornato al prossimo 22 febbraio con le arringhe dei difensori.