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Sabato, 27 Aprile 2024
Atti persecutori ed estorsione

Minaccia la madre chiedendole 7mila euro e tenta di bruciarle casa: arrestato

Un 56enne ha sfondato il cancello condominiale dell'abitazione della madre usando la sua auto come ariete e fuggendo all'arrivo dei carabinieri. Quattro giorni dopo ha appiccato un incendio

Un 56enne indagato per i reati di atti persecutori, tentata estorsione e violazione di domicilio, è stato raggiunto da un provvedimento cautelare della custodia in carcere, eseguita dai carabinieri di Trecastagni su disposizione della Procura etnea. Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno fatto luce su diversi episodi di violenza continuati nel tempo da parte dell'uomo, spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche, nei confronti della madre 78enne e della ex moglie. Già in passato era stato protagonista di episodi analoghi, finendo in carcere per un anno. Scontata la pena, avrebbe ripreso a tormentare la madre con telefonate e messaggi telefonici, perchè a suo dire, non avrebbe ottemperato al pagamento di presunti crediti nei suoi confronti, per un ammontare di 7 mila euro.

L’avrebbe minacciata dicendole che, qualora non avesse ricevuto il denaro immediatamente, l’avrebbe torturata e si sarebbe anche appropriato della sua abitazione. Dallo scorso mese di aprile, inoltre, l’uomo si era trasferito presso l’abitazione della madre senza il suo consenso, facendo sorgere nella donna un profondo senso di angoscia, e paura per la propria incolumità e per quella della sorella di 75 anni, con la quale divideva l'appartamento. Esasperata, la donna si è rivolta ai carabinieri ed è stata affidata ad un centro antiviolenza vittime di maltrattamenti, per poi essere trasferita in una struttura protetta, mentre il figlio si è allontanato dalla casa che aveva "occupato".

Ad un certo punto è però tornato in quello stabile, cercando di entrare con la forza, usando la propria auto come ariete per rompere la chiusura motorizzata del cancello condominiale. A quel punto, è stato notato dagli altri inquilini ed è fuggito, sfuggendo alla cattura. Quattro giorni dopo, però, è tornato alla carica compiendo un nuovo tentativo e, questa volta, è riuscito ad entrare nell’appartamento della madre. Dopo aver riposto su di un tavolo in legno alcuni indumenti e varie musicassette in plastica, ha appiccato il fuoco per poi fuggire. Uno dei condomini, avendolo notato scappare, ha avvisato immediatamente i carabinieri che hanno spento l’incendio prima che la situazione andasse fuori controlli. Il gip ha disposto la misura cautelare della detenzione in carcere proprio per evitare la commissione di ulteriori reati.

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