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Sabato, 27 Aprile 2024
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Consiglio territoriale per l'immigrazione, aumentano i minori non accompagnati

E' necessario reperire ulteriori strutture di accoglienza attraverso l’attivazione di centri di accoglienza straordinari per minori

Si è svolta nella mattinata del 15 marzo in Prefettura, una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, specificamente dedicata alla tematica dell’accoglienza e integrazione dei minori stranieri non accompagnati. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti dell’Autorità Giudiziaria minorile, delle forze dell’ordine, di amministrazioni statali e regionali, Enti locali, associazioni e organizzazioni che operano nel campo della tutela, dell'assistenza e dell'integrazione dei cittadini dei Paesi terzi. Nel corso dell’incontro, si è proceduto a un’analisi della presenza dei minori stranieri non accompagnati nel territorio provinciale, nonché delle criticità riscontrate nella gestione dell’accoglienza. In particolare, sono stati approfonditi gli aspetti inerenti l’applicazione del protocollo multidisciplinare di accertamento dell’età, le procedure di identificazione, le problematiche emerse nell’ambito dei percorsi di integrazione dei minori, nonché il fenomeno degli allontanamenti dei minori dai centri di accoglienza. Il Prefetto ha evidenziato che il consistente flusso migratorio che sta interessando il nostro Paese comporta un costante aumento anche del numero dei minori stranieri non accompagnati, che necessitano di immediate misure di tutela, nel quadro dei principi e delle garanzie previste dall’ordinamento nazionale e internazionale.

Ciò comporta la necessità di reperire ulteriori strutture di accoglienza attraverso l’attivazione di centri di accoglienza straordinari (Cas) per minori, per i quali sia assicurato il rispetto di specifici standard organizzativi in grado di garantire il superiore interesse del minore. Il Procuratore presso il Tribunale per i minorenni ha rilevato l’incremento della presenza di minori stranieri non accompagnati, che non comporta problematiche in merito alle procedure di identificazione adottate nei confronti dei minori in occasione degli sbarchi, né, successivamente, nell’applicazione del protocollo multidisciplinare per l’accertamento dell’età che, comunque, nell’ultimo anno ha interessato pochi casi. La Procura minori non ha rilevato criticità neanche in relazione alle ispezioni alle strutture di accoglienza dedicate presenti sul territorio. È stata sottolineata la necessità, sin dalle primissime fasi di accoglienza, di far emergere eventuali vulnerabilità anche attraverso l’osservazione di alcuni indicatori specifici (come nel caso della tratta), e grazie al supporto di associazioni specializzate.

Un dato emerso nel corso della riunione riguarda un significativo aumento dei casi di allontanamento dei minori dalle strutture di accoglienza. A tal riguardo, risulta di grande rilievo l’attività su strada svolta da Save The Children, in sinergia con le altre associazioni del terzo settore e le forze dell’ordine, al fine di intercettare i casi di allontanamento, in particolare di minori provenienti da altre province. Altro elemento, probabile causa di allontanamenti volontari, emerso nel corso della riunione, riguarda le tempistiche, ancora abbastanza lunghe, per perfezionare i ricongiungimenti familiari (con eventuale accompagnamento del minore) in Paesi dell’Unione Europea.

Nel corso dell’incontro è stato approfondito l’aspetto dell’istruzione scolastica dei minori stranieri non accompagnati presso i Cpia, con l’attivazione di importanti percorsi formativi per i medesimi su tutto il territorio. I rappresentanti delle Associazioni del terzo settore hanno valutato positivamente il consistente numero del progetti Sai sul territorio della provincia di Catania, che, con particolare riferimento alla categoria dei minori stranieri non accompagnati, garantiscono percorsi di inclusione, ponendo l’attenzione anche sull’esigenza di progetti dedicati a minori straniere di sesso femminile e a minori con problematiche psichiatriche o psicologiche severe. Il Prefetto, nel manifestare particolare apprezzamento per la rete di sinergia pubblico-privato con riferimento ai minori stranieri non accompagnati nella provincia di Catania, manifesta comunque piena disponibilità a mettere in campo iniziative di ulteriore rafforzamento dei servizi a favore dei minori stranieri, prendendo atto della disponibilità dei referenti delle Associazioni del terzo settore, che fanno stabilmente parte del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione.

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