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Lotta ai reati

Eseguite 45 misure di prevenzione: colpiti anche pargheggiatori, baby gang e mafiosi

Sempre massima attenzione anche per le donne vittime di violenza e per la lotta allo spaccio, soprattutto se i reati sono stati commessi nei pressi di istituti scolastici

Nel mese di marzo, la divisione anticrimine della questura ha eseguito 45 misure di prevenzione. I soggetti colpiti sono indagati per reati gravi e socialmente pericolosi, tra cui: violenza di genere, criminalità diffusa, spaccio e reati commessi dai membri di alcune baby gang.

Sono stati eseguiti anche 20 avvisi orali, di cui uno nella forma aggravata, la maggior parte dei quali nei confronti di autori di persone sotto processo per spaccio di droga. Altri provvedimenti analoghi riguardano soggetti indagati per furto aggravato in concorso, minaccia, detenzione illegale di armie munizioni, oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, porto illegale di armi, ricettazione.

Sono poi stati emanati 14 dacur contro altrettanti parcheggiatori abusivi. Le misure emanate hanno riguardato anche lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle vicinanze di istituti scolastici. In particolare, sono 2 i provvedimenti di divieto di accesso che hanno riguardato due giovani arrestati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi del liceo “Lombardo Radice”.

Sul fronte del contrasto al fenomeno della violenza negli stadi, sono stati emanati 3 daspo, tutti della durata di un anno,  due dei quali in occasione della partita Catania-Monterosi, e l’altro in occasione dell’incontro Acireale-S.A. di Militello”. Con 6 provvedimenti di foglio di via con divieto di ritorno, il questore Giuseppe Bellassai ha intimato ad altrettanti indagati di lasciare il luogo nel quale avevano commesso dei reati.

Sono state presentate 6 proposte al tribunale etneo per l’applicazione della misura preventiva della sorveglianza speciale. Tra queste, 4 riguardano casi di codice rosso (specifico per i gravi reati inerenti la violenza sulle donne) con divieto di avvicinamento alla persona offesa e l’applicazione del braccialetto elettronico. Altre 2 sono relative a presunti appartenenti al clan mafioso catanese dei Pillera – Puntina.

Infine, sono state eseguite 3 proposte di applicazione della misura della sorveglianze speciali con obbligo di soggiorno nei confronti di soggetti indagati a vario titol rapina, furti aggravati, evasione dagli arresti domiciliari e reati in materia di stupefacenti.

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