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Domenica, 28 Aprile 2024
Il processo

Omicidio Bonavera, la Nicotra in udienza: "Ho visto Ylenia, passeggiava sotto la finestra del carcere"

La donna condannata in primo grado a 18 anni con l’aggravante di aver ucciso una persona con cui era legata da una relazione sentimentale, ha presentato tramite il suo legale richiesta di una nuova perizia mostrando atteggiamenti fuori dalle righe anche dinanzi al giudice

Colpo di scena in appello per il processo a carico di Daniela Nicotra, la 36enne che ha ucciso a Catania con una coltellata la messinese Ylenia Bonavera al termine di una lite nel dicembre 2020.

La donna condannata in primo grado a 18 anni con l’aggravante di aver ucciso una persona con cui era legata da una relazione sentimentale, ha presentato tramite il suo legale richiesta di una nuova perizia mostrando atteggiamenti fuori dalle righe anche dinanzi al giudice a cui ha detto di voler tornare a casa il prossimo fine settimana per festeggiare con una torta il proprio compleanno.

Ma la donna è andata oltre, dichiarando anche di aver visto in questi mesi Ylenia, ("passeggiava sotto la mia finestra del carcere, si è tinta di nuovo bionda") raccontando dettagli sul nuovo look della vittima e mandandole i saluti con la madre mentre usciva dall’aula.

Morte Ylenia Bonavera, la coltellata ripresa in un video girato dai passanti

“Me ne vado, continuate questa farsa”, ha detto poi al giudice quando ha lasciato l’aula. Atteggiamenti che sono stati valutati anche dal perito di parte Petralia che ha sottolineato la pericolosità dell'imputata legata a disturbi della personalità, negati invece dal dottore Eugenio Auguglia, luminare del Policlinico di Catania che ha chiarito come la Nicotra sia comunque perfettamente capace di intendere e di volere così come sostenuto anche nelle prime fasi del processo. Secondo lo psichiatra,  l’atteggiamento assunto in udienza potrebbe essere ricondotto ad una strategia per ottenere sconti di pena.

In aula per la prima volta anche la mamma della povera Ylenia, Anna Giorgio, difesa dal legale Vittoria Santoro, che ha raccontato l’attaccamento morboso della Nicotra nei confronti di sua figlia. Secondo il racconto di Anna Giorgio, la Nicotra le aveva promesso anche che l’avrebbe fatta diventare nonna in quanto prima di effettuare tutti gli interventi necessari alla sua definitiva trasformazione da uomo a donna, aveva fatto congelare il liquido seminale con l’obiettivo di donarlo a Ylenia e renderla mamma.

Il processo, che si svolge in Corte di Assise di Appello a Catania, è stato rinviato al 4 ottobre per la discussione del procuratore generale e delle parti civili.

Fonte: MessinaToday

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