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Cronaca

Era sfuggito all'operazione "Locu", latitante del clan Cappello-Bonaccorsi si costituisce alla squadra mobile

Nei suoi confronti era stato emesso un mandato di cattura europeo. L'indagato sarebbe rientrato dall'estero per consegnarsi alla Polizia

Si è costituito alla squadra mobile della questura di Catania il latitante Domenico Querulo, 36 anni, esponente del clan Cappello-Bonaccorsi che era sfuggito il 19 marzo scorso all'operazione "Locu". Nei suoi confronti era stato emesso un mandato di cattura europeo. L'indagato sarebbe rientrato dall'estero per consegnarsi alla polizia.

Nei suoi confronti era pendente un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Simona Ragazzi su richiesta del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Michela Maresca per associazione mafiosa e traffico di sostanze stupefacenti: sarebbe stato lui a distribuire la droga nei diversi luoghi di spaccio e di riscuotere i relativi corrispettivi.

Le indagini dell'operazione "Locu", coordinate dalla Dda, sono state avviate dalla sezione antidroga della squadra mobile della questura di Catania nel maggio del 2020 e si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche e videoregistrazioni. Secondo la Procura distrettuale di Catania hanno consentito di acquisire significativi elementi a carico di un sodalizio criminale dedito al traffico e allo spaccio di cocaina, crack, marijuana e hashish che, da anni, gestirebbe una grossa "piazza di spaccio" nello storico rione San Cristoforo, allestita nella zona tradizionalmente chiamata Locu, storicamente presidiata da esponenti del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi. 

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