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Cronaca Pedara

Pedara, i ragazzi del Chinnici a lezione di Codice Rosa

Tre seminari per scavare sulle origini della violenza contro le donne, su come difendersi, sugli aspetti legali, analizzando anche i profili medici e sulle diverse forme di violenza

Con un breve excursus sul fenomeno della violenza, focalizzando l’attenzione sugli aspetti psico-pedagocici, si è concluso il progetto di incontri incentrati sul Codice Rosa, nell’ottica di contrasto alla violenza di genere, organizzato dal Comune di Pedara – assessorato alla Sanità guidato da Marina Consoli, le volontarie dell’associazione Galatea Onlus che si occupa del centro antiviolenza nella città etnea e rivolto ai ragazzi dell’istituto alberghiero Rocco Chinnici – succursale Pedara.

Tre seminari per scavare sulle origini della violenza contro le donne, su come difendersi, sugli aspetti legali, analizzando anche i profili medici e sulle diverse forme di violenza: partendo dalle cause fino ad arrivare alle valutazioni del rischio passando per i primi segnali e le manifestazioni che lasciano intendere che ci si trovi davanti ad episodi di questo tipo. Tre giornate di studio, durante le ore di lezione a ridosso della fine dell’anno scolastico, che hanno visto al tavolo dei relatori nei diversi incontri l’avvocato Loredana Mazza presidente del centro antiviolenza Galatea, l’avvocato Maria Concetta Tringali, Piera Bonaccorsi dirigente medico di ostetricia e ginecologia dell’UOC dell’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale accompagnata dall’avvocato Marina Scordo, la psicologa Federica Guagliardo che è anche la vice presidente della Galatea e la tirocinante Bianca Spina. Nella giornata conclusiva il saluto dell’assessore Consoli, accompagnata dal sindaco Antonio Fallica.

“Abbiamo voluto puntare gli incontri sul Codice Rosa – ha spiegato Consoli – perché riteniamo che il fatto dare precedenza in ospedale ad una donna che abbia subito violenza sessuale, sia una importante conquista, tenuto conto comunque delle emergenze dove vi è a rischio la vita, quelle cioè contrassegnate al triage con codice rosso, la cui priorità resta invariata su tutti gli altri casi. Si tratta di una manifestazione di grande sensibilità nei confronti della donna che in caso di aggressioni che la violano nell’intimità fisica si trova in una condizione di grande dolore e sconforto di anima e mente. Questa iniziativa svoltasi in una sua prima edizione sperimentale – ha continuato l’assessore – contiamo di riproporla al prossimo anno con cadenze temporali un po’ più lunghe perché questi temi interessano tutte le fasce d’età a partire dall’adolescenza.

” Per il sindaco Fallica “La violenza sulle donne è purtroppo un fenomeno criminale che attanaglia la nostra società ed incontri come questi servono a sviluppare coscienza e ad avere gli strumenti di conoscenza adatti a contrastarla. Un percorso – ha concluso il primo cittadino pedarese Fallica rivolgendosi agli studenti – che va fuori dai programmi scolastici e che proprio per questo rappresenta una valida risorsa per i bagagli culturali e sociali di ciascuno di voi.”

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