Pubblicità sessista, provincia vieta cartelloni con "donne seducenti"
Disposto l'annullamento dell'autorizzazione di affissione e di rimozione dei manifesti pubblicitari raffiguranti immagini lesive per la dignità di genere femminile. "Lanciano messaggi subliminali" dichiara il commissario Antonella Liotta
La Provincia di Catania si scaglia contro i cartelloni raffiguranti immagini lesive per la dignità di genere femminile, installati sulle strade provinciali. Il commissario straordinario Antonella Liotta ha disposto l'annullamento dell'autorizzazione di affissione e di rimozione dei cartelloni pubblicitari.
Il tutto è stato possibile attraverso l'adozione di una delibera in ossequio a quanto disposto dalla conferenza mondiale sulle donne, svoltasi a Pechino nel 1995, e dalla Commissione Europea per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere.
Bandite le immagini pubblicitarie di donne ammiccanti e seducenti che mostrano parti del corpo femminili per pubblicizzare prodotti di ogni tipo e che raffigurano stereotipi di una realtà deformata con riferimenti ad identità sottomessa all'egemonia virile e intellettuale del maschio.
"La percezione del sex appeal della reclame varia dal tipo di modelli culturali - ha affermato il commissario straordinario della Provincia, Antonella Liotta -. I corpi suadenti delle donne, associati a oggetti da possedere a qualunque costo, lanciano messaggi subliminali che attraggono l'attenzione dei consumatori stimolando, inconsapevolmente, sentimenti di possesso che spesso si tramutano in violenza di genere"