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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Concorso in associazione mafiosa, Cassazione conferma assoluzione per Raffaele Lombardo

Si chiude l'odissea giudiziaria lunga più di un decennio per l'ex governatore della Sicilia ed ex leader del Mpa, Raffaele Lombardo. I giudici della Cassazione hanno giudicato inammissibile il ricorso della Procura generale di Catania contro la sentenza del gennaio dello scorso anno

Si chiude l'odissea giudiziaria lunga più di un decennio per l'ex governatore della Sicilia ed ex leader del Mpa, Raffaele Lombardo: i giudici della sesta sezione penale della Cassazione, infatti, hanno giudicato inammissibile il ricorso della Procura generale di Catania contro la sentenza del 7 gennaio del 2022 che ha assolto Lombardo dalle imputazioni di concorso esterno alla mafia, perché il fatto non sussiste, e di reato elettorale aggravato dall'avere favorito la mafia, per non avere commesso il fatto.

Lombardo era imputato per presunti contatti con esponenti dei clan etnei che l’ex governatore, assistito dagli avvocati Maria Licata e Vincenzo Maiello, ha sempre negato sostenendo di avere "nuociuto alla mafia come mai nessuno prima di me", di "non avere incontrato esponenti" delle cosche e di avere "sempre combattuto Cosa nostra". Il procedimento ha anche trattato presunti favori elettorali del clan a Raffaele Lombardo nelle regionali del 2008, in cui fu eletto governatore, e a suo fratello Angelo, per cui si procede separatamente, per le politiche dello stesso anno.

"Provo soltanto amarezza e non felicità, forse per i tredici anni della mia vita passati in vicende giudiziarie e per il massacro mediatico subito" - ha detto all'Ansa l'ex governatore.

Schifani: "Cancellata l'ombra della mafia sulla Regione"

"La definitiva assoluzione di Raffaele Lombardo dalle accuse di concorso esterno e di corruzione elettorale aggravata dall'avere favorito la mafia è una doppia buona notizia - dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani - Da un lato perché la sentenza della Cassazione cancella ogni possibile ombra sul fatto che un ex presidente della Regione possa essere sceso ad accordi con la mafia, dall’altro perché restituisce, a tredici anni dall’avvio dell’inchiesta e dopo un iter molto complesso e travagliato, serenità a una persona perbene e alla sua famiglia".

Anastasi: "Giustizia per l'uomo Raffaele Lombardo"

" Non abbiamo mai avuto dubbi. Oggi è stata fatta giustizia per l'uomo Raffaele Lombardo e per un gruppo, quello del Movimento per l'Autonomia, che gli è stato sempre vicino in questa vicenda lunga tredici anni, credendo alla verità assoluta e che oggi finalmente coincide e si conclude anche con la verità giudiziaria" - così a Cataniatoday, il presidente del Consiglio Comunale, Sebastiano Anastasi. 

Chiusa la telenovela giudiziaria adesso c'è fermento per quella politica, con all'orizzonte le imminenti elezioni comunali a Catania e in questa partita Lombardo, già vicesindaco nel 2000 sotto la sindacatura Scapagnini, potrebbe giocare un ruolo da assoluto protagonista scendendo in campo come candidato a Palazzo degli Elefanti: "Per l'esperienza che possiede  - continua Anastasi - Lombardo ha tutte le carte in regola per essere il candidato del centrodestra, i fatti concreti durante la sua esperienza come vice sindaco sono noti a tutti, ma siamo all'interno di una coalizione e per scegliere il nome giusta per governare occorre la massima unità di intenti e di programmi politici. Ma, come ha detto Mancuso, se dalla coalizione dovesse arrivare una chiamata per chiedere a Lombardo di assumersi l'onere e l'onore di guidare Catania in un momento molto critico, le cose potrebbero cambiare.

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