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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cosa cambia

Con il taglio al reddito di cittadinanza beneficiari quasi dimezzati

Passano da 1,2 milioni a 740 mila. I dati del rapporto dell'Upb, in tanti restano fuori dall’assegno di inclusione

Quasi dimezzati i percettori del reddito di cittadinanza con la stretta del governo Meloni. Passeranno da 1,2 milioni a 740 mila ( si supera il 50% per 280 mila percettori in più per l’esattezza). E' quanto emerge dal rapporto dell'Upb (ufficio parlamentare di bilancio) sulla politica di Bilancio. Secondo il documento, dei quasi 1,2 milioni di nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza nel periodo 2020-22 circa 400 mila (il 33,6 per cento) sono esclusi dall'Assegno di Inclusione perché al loro interno non sono presenti soggetti tutelati. Dei restanti circa 790.000 nuclei in cui sono presenti soggetti tutelati, circa 97 mila (poco più del 12 per cento) risulterebbero comunque esclusi dalla fruizione dell’Adi (assegno di inclusione) per effetto dei vincoli di natura economica.

Nel complesso, dunque, i nuclei beneficiari dell’assegno di inclusione risulterebbero circa 740.000, di cui 690.000 già beneficiari di reddito di cittadinanza e 50 mila nuovi beneficiari per via della modifica del vincolo di residenza. Nel complesso, considerando anche le maggiori risorse derivanti dalla piena compatibilità tra assegno di inclusione e assegno unico, ai nuclei precedentemente titolari del reddito di cittadinanza che riceveranno l’assegno di inclusione andranno complessivamente risorse pari a 6,1 miliardi, con un aumento dei benefici di circa 190 milioni, mentre i nuclei precedentemente titolari di reddito di cittadinanza esclusi dall’assegno di inclusione perderebbero 2,7 miliardi.

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