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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Sindacato di polizia “Siap”: tagli al personale e alle risorse destinate a Catania

Lunga e preoccupata disamina sul nodo sicurezza a Catania da parte del segretario provinciale del “Sindacato Italiano Appartenenti Polizia”, Tommaso Vendemmia, che da anni lamenta tagli al personale e alle risorse destinate a Catania

Il segretario etneo del "Sindacato italiano appartenenti polizia” lamenta da anni il taglio del personale, dei mezzi idonei e delle risorse a Catania, con conseguenti possibili disagi per i cittadini e la collettività tutta. Tommaso Vendemmia da quattro mandati è il segretario provinciale del Siap. “Sul nodo sicurezza - spiega Vendemmia - , il sindacato ha sempre denunciato la pochezza di risorse e la poca attenzione per i lavoratori della polizia, situazione che poi è rappresentata in maniera più critica nelle grandi città: da diversi anni, informiano l'opinione pubblica, di come il mancato turnover del personale, unito a una crescente richiesta di attenzione nei fenomeni di migrazione e di degrado delle città hanno creato conseguenze palpabili, con conseguenti disagi per i cittadini e la collettività.

Segretario, quanti iscritti conta il suo sindacato di polizia nel Catanese?

“Il Siap è la terza forza sindacale unitaria nazionale e provinciale, rappresenta 350 appartenenti della polizia catanese”.

Da anni lamentate il taglio del personale e delle risorse a Catania. La situazione complessiva, dell'apparato-sicurezza, è migliorata? “Dal punto di vista predatorio, migliora ogni giorno per la partecipazione delle persone, ora più consapevoli delle attività della polizia e in generale delle forze dell'ordine, che ci aiutano ad intervenire prontamente ad ogni chiamata; non per un aumento degli organici, ma per una diversa partecipazione dei cittadini; purtroppo ciò si unisce a un interesse diverso delle attività criminali”.

Esiste un concreto pericolo, di un “federalismo sulla sicurezza”, e cioè che il governo nazionale vada a premiare una presunta “virtuosità” dei comuni, con conseguenti tagli di risorse a chi spenderebbe male?

“Non credo vi siano questi pericoli per la polizia di Stato o altre forze di polizia; esiste però da parte di una politica sulla sicurezza una predisposizione a favorire i sindaci più virtuosi, che non subendo tagli importanti di risorse, si dotano di un servizio di polizia locale efficiente e di supporto alle FF.OO. Per fare un esempio, su Catania il progressivo invecchiamento e riduzione della polizia locale, impone a polizia e carabinieri di presidiare il territorio ed intervenire in attività più confacenti alla Polizia locale: vedi ad esempio il fenomeno 'lavavetri' ai semafori, abusivismo, vagabondaggio ecc.”.

Stanno arrivando le vacanze estive, quindi molti cittadini partiranno: qualche consiglio?

“Certo: é opportuno munirsi di un allarme a casa collegato con le FF.OO. Basta recarsi all'Urp della Questura ed informarsi sul da farsi; poi installare telecamere e sbarre di protezione e magari non lasciare oggetti preziosi senza protezione. Ma soprattutto, non pubblicare sui 'social' partenze e informazioni utili sui propri spostamenti, magari farlo quando si rientra, è più sicuro".

Da anni lei lamenta la decurtazione del personale di polizia, il taglio per i servizi per gli uomini della Stradale di Catania: a suo giudizio la Polstrada riesce a garantire un servizio di pattugliamento continuo e adeguato, nella lunga tratta “Caselli di San Gregorio - Siracusa Nord”?

“La questione della polizia stradale non potrà essere risolta a breve termine in quanto è un settore specialistico ed ha bisogno di personale appositamente formato. A Catania purtroppo l'apertura della tangenziale ovest unita alla Sirasusa-Catania, ha creato sicuramente problemi di aumento viario e le problematiche conseguenti. Ovvio che, essendo unica via per l'autostrada per Messina, tutte le province orientali passano da questa arteria, che non è una autostrada, ma ne ha le stesse caratteristiche. Il Piano Compartimentale della polizia stradale è pressoché invariato e ha necessità di avere implementazioni delle pattuglie, unico deterrente per i pazzi al volante. I lunghi chilometri che attraversano la strada dal casello di San Gregorio fino al bivio per la Ragusana, trafficatissima, necessitano di diverse pattuglie che oggi provengono dai distaccamenti di Caltagirone e Randazzo. Immaginate i chilometri da percorrere e si può comprendere perchè non si vedono pattuglie in giro. La polizia stradale deve essere visibile all'utente della strada, perché la sola presenza può evitare spaventosi incidenti”.

Dunque: “La questione di aumento del controllo del territorio catanese è fortemente legato alla eccessiva delocalizzazione degli uffici di polizia. L'aver aumentato i servizi di vigilanza come caserme, tribunale, posti fissi ecc. , ha sottratto dal territorio decine di uomini in divisa: si stima circa 70 al giorno, l'equivalente di 35 pattuglie sul territorio”.

“Un numero impressionante di risorse statiche che non servono la collettività - conclude il segretario provinciale etneo del sindacato dei poliziotti -, uno spreco di denaro per affitti passivi di cui molti a sanatoria di edifici non a norma. Infatti, oltre ai privati che hanno locato uffici importanti, quali ad esempio la Motorizzazione di via San Giuseppe la Rena, o la Squadra mobile di via Ventimiglia per citarne alcuni; si parla di edifici non idonei che se lasciati dalla polizia, avrebbero necessità di essere totalmente ristrutturati e resi idonei alle normative antisismiche”.

“Insomma una soluzione ci sarebbe, ovvero unificare gli uffici in un'unica locazione, per esempio gli ospedali dismessi o la caserma Sommaruga, che potrebbero ospitare per intero tutte le forze operative di polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, ovvero circa 5.000 uomini; attuando concretamente il coordinamento di tutte le FF.OO., con un risparmio notevole di soldi e uomini di vigilanza. Ma credo che il nostro Paese non è abituato a questo, e le resistenze sono sotto gli occhi di tutti”.

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