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Sabato, 27 Aprile 2024
Il caso

Souvenir ispirati alla mafia, anche Tamajo dice no

"Triste constatare che la stessa mafia e i suoi simboli - dice l'assessore regionale - possano diventare protagonisti, sia pure ironicamente, di vari souvenir"

"Non posso che essere d'accordo con l’iniziativa del collega di giunta Alessandro Aricò per rimuovere i souvenir di stampo mafioso in vendita sui traghetti tra Messina e Villa San Giovanni". Lo dice l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo. "Questi gadget – aggiunge Tamajo – riportano immagini e scritte lesive della dignità dei siciliani onesti e laboriosi. Non si può accettare l’idea di rappresentare una parodia grottesca e di basso profilo dell’Isola per attrarre i turisti, consegnando un’immagine fortemente negativa che allude palesemente alla violenza e alla criminalità. Dopo stragi, vittime e impegno per isolare la cultura mafiosa, è triste constatare che la stessa mafia e i suoi simboli possano diventare protagonisti, sia pure ironicamente, di vari souvenir. Rivolgo un appello ai commercianti di tutta la Sicilia perché evitino di vendere una tipologia di prodotti che oltre a essere offensiva, è irrispettosa e mortificante nei confronti della Sicilia intera. È un gesto importante per affermare la totale estraneità a qualunque versione dell’apologia del fenomeno mafioso e offrire la giusta immagine dell’Isola", conclude l'assessore.

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