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Sabato, 27 Aprile 2024
Linguaglossa

Tenta di aggredire madre e sorella: "E' l'ultima cosa che faccio prima di andare in carcere"

Arrestato un 41enne violento, che anche nei giorni scorsi aveva minacciato di morte i propri familiari

Intorno alle 11 del mattino, è giunta al comando di Linguaglossa una telefona di aiuto da parte di una signora spaventata ed in preda al pianto, che raccontava ai militari che il fratello, presentatosi davanti al cancello dell’abitazione in cui viveva con la madre, gli stava urlando contro minacce di morte, pretendendo di entrare. I carabinieri conoscevano bene il soggetto in questione, poiché  il giorno prima gli avevano notificato la misura del divieto di avvicinamento proprio alle due donne, su disposizione del Ttribunale di Catania, in seguito all’ennesimo episodio di violenza domestica. L’uomo, la sera precedente, durante una accesa lite con la madre di 71 anni e con la sorella di 48enne, a cui dava la colpa per la fine di un suo rapporto sentimentale, al culmine della collera, brandendo un coltello da cucina avrebbe gridato: "Potrei fare del male a qualcuno!", alludendo proprio alla sorella.

La donna, terrorizzata anche dalla vista del coltello che il fratello impugnava, aveva quindi subito chiamato i carabinieri di Linguaglossa, che  sono riusciti a bloccare il 41enne ancora in casa, scongiurando il peggio. Tuttavia, proprio il giorno successivo a questo grave episodio, l’uomo aveva deciso di violare il divieto a lui imposto, intimorendo dapprima le due parenti con una videotelefonata, durante la quale le avvisava con toni furibondi del suo imminente arrivo a casa, urlando che "sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbe fatto prima di andare in carcere".

Successivamentem ha iniziato a suonare al citofono in modo insistente per poter entrare, urlando continue minacce. Anche in quest’ultimo caso, l’intervento dei carabinieri è stato tempestivo ed efficace. Giunti sul posto in un brevissimo tempo dopo la telefonata di soccorso, hanno infatti trovato il il 41enne sui gradoni esterni della palazzina, in stato di alterazione e per nulla rassegnato nel suo intento, bloccandolo e mettendolo subito in sicurezza. Dopo l'arresto, l'autorità giudiziaria ha disposto la custodia cautelare presso il carcere catanese di Piazza Lanza. Dovrà difendersi dai reati di di "atti persecutori e violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”.

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