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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Viale delle Scienze

Finge la rottura dello specchietto e si fa dare 50 euro da una donna: denunciato catanese

La polizia è risalita all'autore del raggiro avvenuto in viale delle Scienze a Palermo, grazie anche all'intervento di un agente libero dal servizio. I consigli della questura per difendersi

Avrebbe messo in atto la ormai classica truffa dello specchietto in viale delle Scienze a Palermo: i poliziotti del commissariato Porta Nuova hanno denunciato un uomo, residente nel Catanese, che avrebbe già commesso altri raggiri simili e per i quali era già finito sotto inchiesta. E' stata anche sequestrata l'auto che avrebbe utilizzato per ingannare una donna.

La vittima aveva denunciato che mentre stava guidando sarebbe stata agganciata dal truffatore, che avrebbe "strategicamente" accostato al margine della strada e si sarebbe fatto superare e ne avrebbe approfittato per lanciare sulla macchina della donna una sassolino e avrebbe quindi inseguito la vittima, costringendola ad accostare a sua volta. A quel punto sarebbe partita la sceneggiata con la simulazione del danno allo specchietto e la pretesa del risarcimento.

Dopo una breve trattativa e una richiesta piuttosto elevata, la donna avrebbe accettato di pagare 50 euro. Una volta incassata la somma, l'indagato si è allontanato. Alla scena però avrebbe assistito un poliziotto libero dal servizio che, insospettito e pensando proprio a un caso di truffa dello specchietto, ha deciso di annotare il numero di targa delle due macchine. Poi ha parlato con la vittima, ottenendone la conferma. Gli agenti del commissariato Porta Nuova hanno quindi rintracciato la macchina del truffatore e lo hanno individuato, procedendo poi a denunciarlo.

La questura mette in guardia da vari raggiri: "Di recente, truffe sono state perpetrate telefonicamente da fantomatici pubblici ufficiali, rappresentanti di enti pubblici o privati e sedicenti avvocati, invitiamo quindi i cittadini alla massima prudenza e consigliamo di diffidare sempre da chi, spacciandosi per un operatore delle forze dell'ordine, richiede l'esecuzione di bonifici o pagamenti in qualsiasi forma. La polizia non chiede mai di eseguire movimentazioni di denaro, né chiede le credenziali di accesso ai servizi di home banking. In caso di dubbio, contattate il vostro istituto di credito. Nel caso in cui si riceva la chiamata di soggetto che si presenta come appartenente ad una forza di polizia, si consiglia di chiedere il nome, il grado, il Corpo o l'ufficio di appartenenza e, nel persistere del dubbio, contattare il 112. Inoltre - concludono dalla questura - occorre diffidare sempre di presunti operatori bancari o delle poste che dovessero chiamare per chiedere le credenziali di accesso al conto o per sollecitare lo spostamento del denaro su conti diversi dal proprio".

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