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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Assegno di inclusione fino a 10mila euro, si parte il 18 dicembre: come si fa domanda

Il nuovo sussidio che sostituisce il reddito di cittadinanza è in arrivo. I requisiti per richiederlo e gli importi: le informazioni per non sbagliare

Sta per fare il suo debutto l'Assegno di inclusione (Adi), il sostituto del reddito di cittadinanza ormai archiviato dal governo Meloni. La misura segue l'introduzione del Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl) ed è pronta a entrare in vigore: la data è l'1 gennaio 2024. Il nuovo assegno è condizionato, deve cioè rispettare dei precisi requisiti, ad esempio sotto il profilo di cittadinanza, soggiorno e residenza o della condizione economica, ed è subordinato all'adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. A differenza del reddito di cittadinanza, dunque, non sono previsti solo requisiti patrimoniali e di reddito. Ora, sta per arrivare la data di presentazione delle domande per ottenere il sussidio.

Che cosa è l'Assegno di inclusione e a quanto ammonta

Si tratta di un sussidio di sostegno economico, inclusione sociale e professionale che deve rispettare dei requisiti. In primo luogo, l'Assegno di inclusione (Adi) è riconosciuto ai nuclei familiari con un Isee non superiore a 9.360 euro e che abbiano almeno un componente con una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

Il beneficio economico dell'Adi è erogato, su base annua, a integrazione del reddito familiare, può arrivare fino a un massimo di 10.920 euro ed è composto da due "quote":

  • una componente, chiamata "quota A", fino  un massimo di 6.000 euro annui, che sale a 7.560 euro annui se il nucleo è composto da persone da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. La somma va poi moltiplicata per la scala di equivalenza stabilita dal decreto-legge 48/2023 (spiegata nell'immagine sotto);
  • un'integrazione al reddito dei nuclei familiari residenti in una casa in affitto con contratto regolarmente registrato, chiamata "quota B", il cui importo può arrivare fino a un massimo di 3.360 euro.

La scala di equivalenza dell'Assegno di inclusione: lo schema di funzionamento
La scala di equivalenza dell'Assegno di inclusione: lo schema di funzionamento (fonte: Inps)

Come fare domanda per l'Assegno di inclusione: la data

L'Adi, come il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), può essere richiesto in modalità telematica sul portale dell'Inps, oppure presso i patronati e i Centri di Assistenza Fiscale (Caf). Il richiedente, oltre a presentare la domanda, dovrà sottoscrivere un Patto di attivazione digitale (Pad) all'interno del Siisl (Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa), al quale si accede online, direttamente dal portale Inps, dopo aver presentato domanda di Adi.

L'Inps non ha ancora indicato una data precisa per l'inizio della presentazione delle domande, ma considerato che si è parlato di "metà dicembre", il primo giorno utile è il 18 dicembre 2023. Dopo la domanda, l'erogazione del beneficio avverrà in seguito alla verifica dei requisiti, dal mese successivo alla sottoscrizione del Pad. L'erogazione è poi condizionata alla partecipazione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa. I componenti del nucleo familiare beneficiario di Adi, di età compresa tra 18 e 59 anni, con responsabilità genitoriali attivabili al lavoro, saranno indirizzati ai Centri per l'impiego o ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro per la sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato (Psp). Il percorso di politica attiva può prevedere anche la partecipazione a Progetti utili alla collettività (Puc).

Se la procedura va a buon fine, il contributo economico è poi erogato attraverso uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile, denominato "Carta di inclusione", con la quale oltre al soddisfacimento delle esigenze previste per la carta acquisti potranno essere eseguiti prelievi di contante entro un limite mensile di 100 euro per un singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza, e potrà essere eseguito un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione.

Fonte Today.it

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