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Sabato, 27 Aprile 2024
Cosa cambia in bolletta

Fine del mercato tutelato di gas e luce: cosa succede se non si passa al libero

La fornitura del servizio continuerà ad essere garantita e anche sul fronte dei prezzi non dovrebbero esserci scossoni. Besseghini (Arera): "Non bisogna avere fretta, il tempo c'è sempre"

Il mercato tutelato si avvia verso la fine. Le date da cerchiare in rosso sul calendario sono due: il 10 gennaio 2024 per il gas e il 1° luglio per l'elettricità. Nonostante i tempi siano stretti, non c'è motivo di farsi prendere dal panico: la fornitura di luce e gas continuerà a essere garantita anche a chi non migra verso il mercato libero. Quanto ai prezzi, nel caso in cui l'utente non facesse nulla, dovrebbero restare in linea con quelli previsti dal servizio a maggior tutela (con qualche incognita). 

L'Arera (Autorità di regolazione per energia Reti e ambiente) ha infatti predisposto un servizio, definito di "continuità" o a "tutele graduali", pensato per garantire la continuità delle forniture e scongiurare corse ai rialzi che potrebbero danneggiare i consumatori. Prima di vedere di cosa si tratta dobbiamo però chiarire che il regime di maggior tutela non cesserà di esistere per tutti, ma saranno esclusi dal passaggio al libero i così detti utenti vulnerabili (disabili, over 75, chi si trova in una situazione di calamità o di oggettiva difficoltà economica). In questi casi, come precisa Arera, "il venditore continuerà ad erogare la fornitura con il servizio di tutela della vulnerabilità".

Cos'è il mercato tutelato dell'energia Con mercato tutelato dell'energia si fa riferimento alle forniture di gas ed energia elettrica che hanno prezzi e condizioni contrattuali definite dall'Arera (l'autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), in base all'oscillazione del valore delle materie prime sul mercato. Si tratta di forniture destinate a clienti finali di piccole dimensioni, come famiglie e microimprese, che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero, dove i prezzi sono decisi autonomamente dalle società private

Fine del mercato tutelato del gas: cosa succede a gennaio

Per tutti gli altri clienti del mercato tutelato le date sono quelle che abbiamo esposto sopra. Non bisogna però farsi prendere dalla fretta, anzi come ha spiegato il presidente dell'Autorità Stefano Besseghini, "non c'è neanche bisogno di attivarsi particolarmente". 

Un primo punto che va chiarito è che se non migriamo subito nel mercato libero non avremo un'interruzione delle forniture. Ospite di "Tg3 Fuori Tg" Besseghini ha specificato che nel caso del gas chi non fa nulla può "rimanere con il fornitore abituale che applicherà una tariffa, chiamata Placet" la quale è "ancora sostanzialmente regolata dall'Autorità e di cui abbiamo lasciato soltanto una componente piccola che gli operatori possono modificare".

Sul sito dell'Arera viene spiegato che in bolletta ci sarà una componente a quota fissa "stabilita liberamente dal venditore", mentre tutte le altre voci che contribuiscono a determinare il costo finale (dal costo di approvvigionamento a quello di commercializzazione) resteranno quelle "già definite per il servizio di tutela attuale". Queste condizioni economiche avranno una durata di almeno 12 mesi e, si legge sempre sul sito dell'Autorità, saranno rinnovabili. Ovviamente se l'utente trova un'offerta più vantaggiosa sul mercato libero è libero di accettarla.

Besseghini ha comunque invitato gli utenti a verificare "qual è la tariffa che viene applicata" anche perché, come spiegavamo sopra, ci sarà una componente non decisa dall'autorità ma stabilita autonomamente dagli operatori. Secondo il presidente di Arera non bisogna "avere fretta" perché "ci sono servizi di tutela graduale per l'elettrico e la continuità per il gas", un meccanismo costruito per far sì che si possa restare col fornitore attuale e "nel frattempo valutare se c'è un'offerta che ci conviene". Uno strumento prezioso in vista del passaggio al mercato libero è il "Portale Offerte" di Arera (qui il link) che permette di confrontare tutte le offerte sul mercato e scegliere quella più bassa o adatta alle nostre esigenze. 

Per l'elettricità il meccanismo è simile

Per quanto riguarda l'elettricità i tempi sono più larghi (il mercato tutelato terminerà solo il 1° luglio), ma il discorso è molto simile. Chi non passa al mercato libero finirà nel così detto "servizio a tutela graduale" e potrà beneficiare per 36 mesi di "condizioni equiparate al servizio di maggior tutela".

Insomma, non è necessario mettersi subito a caccia di un'offerta sul mercato libero. "Il tempo c'è sempre - ha detto Besseghini -, questa secondo me è una cosa che i consumatori devono avere ben chiara. Di fatto tutto questo meccanismo che si sta costruendo con le aste non è per farli passare forzatamente al mercato libero, ma per costruire il così detto sistema di salvaguardia, per permettere alle persone che non scelgono, di non scegliere e di rimanere comunque serviti con delle tariffe che metteremo ad asta. L'esito dell'asta è per fare in modo di avere le tariffe di questo servizio più vantaggiose possibile".    

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