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Sabato, 27 Aprile 2024
debutto

Teatro Stabile, a Sala Futura Fermata Marivaux di Angelo Campolo

In scena una fiaba metropolitana che vede coinvolti anche alcuni ragazzi sottoposti a provvedimenti giudiziari

Dal  oggi al 18 giugno va in scena a Sala Futura "Fermata Marivaux" uno spettacolo che nasce da un protocollo d’intesa siglato tra il Teatro Stabile di Catania, il Tribunale per i minorenni, la Procura della Repubblica, il Comune di Catania e l’Ufficio di Servizio Sociale per i minori. Uno spettacolo che vede Angelo Campolo scrivere e firmare la regia, protagonisti Lucia Portale e Federico Fiorenza insieme con i ragazzi del “Progetto l’isola dei Miracoli segreti”.

 “Fermata Marivaux è una fiaba metropolitana ambientata a Catania che ho scritto per parlare di giustizia riparativa e di come assumere il punto di vista degli altri può cambiare le nostre vite – scrive Angelo Campolo nelle note di regia -  I protagonisti della storia sono due adolescenti, Michele e Marina, che in una notte compiono un viaggio nel tempo attraverso il sottosuolo misterioso della città etnea, accompagnati da un mentore d'eccezione di nome Marivaux. Ogni fermata corrisponde ad un visione sulle loro vite, passate e future. Un gioco che riunisce luci e ombre, vittorie e sconfitte, giustizia e riscatto, aprendo lo spazio del possibile in percorsi di vita all’apparenza già segnati".

"Punto di partenza del nostro lavoro - si legge ancora nella nota  -  è stato quello di riflettere intorno al valore trasformativo e arricchente del viaggio, dell’esperienza che nasce dall’essere trasportati in un luogo ‘altro’ in cui vengono messe in crisi le nostre identità (vere o presunte), le nostre certezze ed i punti di vista sulla realtà che abbiamo intorno.  Temi che attraversano diverse opere di un importante autore come Pierre de Marivaux (oggetto di studio del laboratorio condotto con i ragazzi), commediografo e scrittore del Settecento, capace di fondere insieme favola filosofica, farsa ed esperimento sociale".

“Coinvolgendo attori professionisti, studenti e ragazzi sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria minorile presi in carico dall’USSM di Catania – spiega nel dettaglio Campolo - la mia volontà è stata quella di offrire ai ragazzi l’opportunità di creare uno spazio immaginario dove l’esperienza teatrale trasforma le vite delle persone che lo intraprendono. Partendo dalla convinzione che teatro sia una parola da poter declinare solo al plurale, c'è un ulteriore aspetto che il nostro progetto tenta di porre in evidenza: la realizzazione di un’alleanza programmatica tra enti diversi. Un punto per me fondamentale, oggi ancora più che in passato”. Gli organizzatori ringraziano la scuola media "Quirino Maiorana", il Polo Educativo Villa Fazio (Librino), la docente Chiara Crifò, Plinio Milazzo, Giovanna Mangiù, Roberta Amato e Giovanni Arezzo.

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