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Lunedì, 29 Aprile 2024
Aspiranti sindaci

Amministrative, come si vota in Sicilia: i comuni etnei che andranno al primo turno o al ballottaggio

Complessivamente sono 18 i comuni della provincia di Catania nei quali si andrà al voto. Si vota in grossi centri come Acireale, Mascalucia, Belpasso, Gravina, Aci Sant'Antonio e Biancavilla. Dodici i comuni più piccoli nei quali si andrà al voto col turno unico

Complessivamente sono 18 i comuni della provincia di Catania nei quali si andrà al voto. Sono 6 i centri al di sopra dei 15 mila abitanti. 12 i comuni nei quali si andrà al voto col turno unico. In Sicilia, le elezioni si terranno il 28 e 29 maggio e il turno dell’eventuale ballottaggio è previsto per il 4 giugno.

Come si vota in Sicilia 

Nei comuni siciliani risulta eletto al primo turno il candidato sindaco più votato che abbia raggiunto il 40 per cento dei voti validi; quindi qualora uno o più candidati sindaci superino il 40 per cento dei voti non si darà luogo al turno di ballottaggio, ma sarà proclamato eletto il più votato. Il premio di maggioranza scatterà in favore del sindaco che vince le elezioni al primo turno solo se le liste a esso collegate hanno raggiunto il 40 per cento dei voti validi; invece al sindaco eletto al ballottaggio il premio di maggioranza spetta solo se nessun altro gruppo di liste ha raggiunto al primo turno il 50 per cento dei voti validi. Al candidato sindaco classificatosi secondo viene riservato un seggio da consigliere comunale a condizione che abbia raggiunto almeno il 20 per cento dei voti validi. Se l'elettore esprime soltanto il voto per la lista e non anche per il sindaco, il voto automaticamente si trasferisce anche al candidato sindaco; viene comunque mantenuta la possibilità del "voto disgiunto" per cui è possibile votare una lista e un candidato sindaco diverso da quello collegato alla lista. Vige anche la norma della "doppia preferenza di genere" per cui si possono esprimere due preferenze purché per candidati di sesso diverso pena l'annullamento della seconda preferenza, viene inoltre confermata anche la soglia di sbarramento al 5 per cento. 

I 6 comuni al voto con oltre 15 mila abitanti

Ad Aci Sant'Antonio dopo due mandati di Santo Caruso, a sfidarsi per la poltrona di primo cittadino ci saranno cinque candidati, tutti con recenti esperienze da amministratori o consiglieri comunali. Antonio Scuderi, trentacinquenne assessore pluri delegato della giunta uscente e consigliere comunale dal 2008. A sostegno di Scuderi ci sono le liste “Aci Sant'Antonio nel cuore” e “Insieme per Santa Maria la Stella”. Altro candidato è Antonio Di Stefano, 47 anni, consigliere comunale uscente e sfidante di Santo Caruso alle scorse amministrative. Di Stefano è il candidato di Fratelli d'Italia e mette in campo anche una seconda lista con il suo nome. Giuseppe Finocchiaro, consigliere uscente, eletto con il M5S nel 2018, correrà con le civiche Cambia Vento e Giuseppe Finocchiaro Sindaco. Punta all'avanzamento di grado l'attuale vicesindaco Giuseppe Santamaria con la sua carica di cinque liste, Forza Italia, Uniti per Aci Sant’Antonio, Avanti con Santamaria, Democrazia cristiana e I centristi.  Altro membro della giunta uscente in lizza per la carica di sindaco del grosso centro pedemontano è l'assessore Quintino Rocca, sostenuto dal centrosinistra. 

Ad Acireale, dopo l’amministrazione pentastellata sfaldatasi strada facendo, ci sarà bagarre per la prestigiosa carica di primo cittadino della cittadina ionica. Quattro i candidati in lizza, tutti volti noti della politica acese. Tre dei quattro candidati hanno, infatti, ricoperto la carica di sindaco con alterne fortune. È il caso di Roberto Barbagallo, giovane sindaco finito nelle maglie della giustizia durante il suo primo mandato, interrottosi bruscamente nel 2018 a causa di una vicenda giudiziaria ancora in corso. Saldo alla guida del comune acese è stato per ben tre mandati, non consecutivi, l’avvocato Nino Garozzo.  A sessant’anni e dopo 9 anni di lontananza dalla poltrona più importante del palazzo Garozzo torna in campo. Ben più distante nel tempo è la lontananza dalla carica di sindaco Antonino Nicotra, coetaneo del suo competitor Garozzo e già sindaco di Acireale a inizio millennio. Unico a non aver avuto la carica di sindaco tra i quattro aspiranti in gara è l’avvocato 49enne Francesco Fichera, in quota centro sinistra e già assessore della Giunta Barbagallo.   A supportare Barbagallo ci saranno le liste: Barbagallo Roberto Sindaco, Acireale Riparte, Acireale È Viva, Insieme per Acireale, Acireale Vale, Acireale 2030, Lavoro, solidarietà e progresso, L’8 per Acireale.
Antonino Garozzo schiererà le liste: Garozzo sindaco, Fratelli d’Italia, Democrazia Cristiana, Prima l’Italia, Curiamo Acireale, Sud chiama nord Cateno De Luca per Acireale. Sei, infine, le liste di Antonino Nicotra: Azzurri Solo per Acireale, Acireale libera, Si può fare, Siamo Acireale, Popolari autonomisti, Forza Acireale.

Corsa a quattro anche Belpasso. I candidati sindaco sono, Carlo Caputo, Salvo Licandri, Giuseppe Piana e Danilo Rossetti. Caputo, già sindaco per due mandati, ci riprova dopo l’esperienza da presidente del Parco dell’Etna. L’area di riferimento è il centro destra di FdI.  Caputo sarà sostenuto dai meloniani ortodossi, dagli eterodossi di "rito musumeciano" e da altre sei liste civiche. Sinistra e centro e forzisti puntano su Salvo Licandri, a suo sostegno le liste saranno otto. Accanto a lui  anche un altro ex sindaco di peso, Alfio Papale. Due i candidati di area civico pentastellata. Dopo la baruffa a puntare sui consensi di quell’area saranno Danilo Rossetti, che potrà contare sul simbolo ufficiale del M5S e Giuseppe Piana che ha formato una sua civica. Le liste presentate sono otto per Salvo Licandri, sette per Carlo Caputo, una per Danilo Rossetti e una per Giuseppe Lucio Piana. 

A Biancavilla il "fratello d'Italia" Antonio Bonanno, sindaco in carica, punta al secondo mandato. A sostenerlo ci saranno otto liste: Fratelli d’Italia, Prima l’Italia, Biancavilla in azione, Mpa, Biancavilla mi piace, Energie per Biancavilla, Noi per Biancavilla e Biancavilla che lavora. Tre i nomi degli assessori designati dall’attuale primo cittadino: Vincenzo Randazzo, Vincenzo Giardina e Martina Salvà. Un solo sfidante per l'uscente. Il competitor è Andrea Ingiulla sostenuto da una sola lista. Cinque gli assessori indicati: Fina Greco, Salvo Spadaro, Margherita Messina, Grazia Ventura e Pietro Benina.

Nel paese alle porte di Catania, Gravina di Catania, a contendersi il ruolo di primo cittadino saranno in tre: il sindaco uscente Massimiliano Giammusso, il suo ex vice Rosario Condorelli. Quest'ultimo si era dimesso l'1 marzo scorso per divergenze politiche con Giammusso. Accanto ai due ex sodali correrà Stefano Longhitano, consigliere comunale uscente del Movimento Cinque Stelle. Gli sfidanti sono anche candidati al consiglio comunale, l'uscente corre solo per la carica di sindaco e tenta il bis con 121 candidati a suo sostegno, suddivisi in otto liste. Gli altri 103 candidati al consiglio sono schierati in larga parte con Condorelli che con se avrà anche altre cinque liste. Longhitano potrà contare sul sostegno della lista del M5S. Tre gli assessori designati dal candidato pentastellato, Carmen Sorrentino, Antonino Pappalardo, Roberto D’Angelo

A Mascalucia in corsa per la riconferma c'è l'uscente Enzo Magra. Ad aderire al suo progetto ci sono le liste: "Continuiamo insieme Magra sindaco”, “Prima l’Italia”, “Forza Italia”, “Il quadrifoglio”, “Obiettivo Mascalucia”, “Mascalucia in progresso” e “Amo Mascalucia”. A contendere i consensi dell'area di centro destra all'uscente Magra, ci sarà Francesco D’Urso Somma di Fratelli d’Italia. Sebastiano Catania è il candidato del M5S, sostenuto dalla lista “Movimento Cinque Stelle 2050”. Quarto candidato è Salvatore Maugeri appoggiato da Sud chiama Nord e  dalla civica Insieme per Mascalucia. 

I 12 comuni nei quali si andrà al voto col turno unico

Alle urne anche Camporotondo Etneo, dove si sfidano Filippo Rapisarda e Alberto Giuseppe Cardillo. Sfida a due anche Castel di Iudica  tra Giusy Basilotta e Ruggero Agatino Strano. A Maletto corrono il primo cittadino uscente Giuseppe De Luca, Antonio Mazzeo e Giuseppe Capizzi. A Mineo si sfidano l'uscente Giuseppe Mistretta e Paolo Ragusa.  A Piedimonte Etneo, candidati l'uscente Ignazio Puglisi e Giuseppe Pidoto.  A Riposto in gara due quarantenni, Claudia D'Aìta, consigliere comunale uscente e Davide Vasta deputato regionale. A San Cono, Nuccio Caliciura e Nuccio Barbera contro per la carica di sindaco.  A San Gregorio di Catania, corsa a due tra Sebastiano Sgroi e Eleonora Suizzo. A Santa Venerina, in lizza Sandra Patanè e Santo Raciti. Sfida tra "alfi" a Sant'Alfio, in gara Alfio La Spina e Alfio Caltabiano. A Valverde tre in corsa Angelo Spina, Rosario Scandurra e Domenico Caggegi. A Viagrande, quattro candidati in corsa per la successione dell'uscente Leonardi. Sono Piero Coco, Salvo Faro, Oscar Licciardello e Rosario Vinciullo. 

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