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Voto fuori sede: "Necessaria una legge che colmi un importante vulnus normativo"

Così in una nota Pietro Di Grazia (Generazione Itaca) audito ieri in I commissione “Affari Istituzionali” dell’Assemblea Regionale Siciliana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CataniaToday

“La Sicilia può avere l’occasione di essere pioniera di una legge che colmerebbe un importante vulnus normativo”, spiega Pietro Di Grazia (Generazione Itaca) audito ieri in I commissione “Affari Istituzionali” dell’Assemblea Regionale Siciliana.

“Alle scorso elezioni regionali – continua Di Grazia – gli astenuti (volontari e involontari) sono stati circa il 50%, percentuale simile alle elezioni comunali dello scorso giugno a Catania e addirittura percentuali superiori nei piccoli e medi comuni. L’art. 48 della Costituzione, nei primi due commi, recita chiaramente: 'Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico'. Articolo che è stato e continua a essere disatteso e calpestato, perché non concedere ai migliaia di studenti e lavoratori fuori sede la possibilità di votare lede i dettami della nostra carta costituzionale. Il Governo nazionale, in occasione delle oramai imminenti elezioni europee, ha aperto alla sperimentazione del voto a distanza esclusivamente per gli studenti, un piccolo passo avanti che però non risolve il problema, considerando che rimangono esenti tutte le altre categorie".

"Tengo a ringraziare – conclude - Martina Ardizzone per averci concesso l’opportunità di poter contribuire, insieme al collega Bruno Salerno e alle altre associazioni che si occupano del tema, ad un disegno di legge che proietterebbe la Sicilia ad essere la prima regione in Italia a consentire al proprio corpo elettorale una legge di questo tipo. Auspico dunque che l'iter possa procedere verso la redazione di un unico testo (sono quattro i ddl presentati a firma Ardizzone, Spada, Dipasquale e La Vardera) che trovi un accordo trasversale tra le varie forze politiche e pertanto rinnovo, a nome dell’associazione Generazione Itaca, il mio appello alla Commissione affinché porti avanti l’avanzamento legislativo”.

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