Il Vero Parco di Librino
IL SITO DEL VERO PARCO DI LIBRINO
Da oggi è online il sito del ''Vero Parco di Librino''. Molti conoscono il Parco di Librino ovvero un cratere sporco, desolato e con cartacce presente davanti al viale Moncada. In realtà il Parco di Librino già esisteva ed era una mastosa valle piena di alberi da frutto. In questo sito internet vedrete il Vero Parco di Librino, non la desolazione presente oggi. Il Vero Parco di Librino era un ecosistema formato da numerose e spettacolari specie animali che andavano dai migranti e multicolori gruccioni (Merops apiaster Linnaeus, 1758) sino alle enormi quanto spettacolari lucertole dalla testa azzurra o ramarro orientale (Lacerta viridis Laurenti 1768). Non potrò mai far capire quanti tipi di uccelli, rettili, anfibi, roditori e così via popolavano il Vero Parco di Librino. Tutto è stato distrutto solo per far posto a un cratere orrido quanto agghiacciante. E' questo il metro di giudizio? Distruggere e poi lamentarsi che non c'è niente a Librino?
Gli orti urbani fatti su quel meraviglioso suolo sfregiato sono la cosa più terrificante da dire. In quell'ecosistema c'erano olivi pluricentenari (così grandi che mai li ho visti e costosissimi), alberi maestosi di mandorle, alberi di albicocche, alberi di prugne, more, viti (di uva bianca e rossa), produttivi alberi di melograni, alberi di Cachi (i loti), giganteschi alberi di fichi, palme di fichi d'india, nespole, mele, pere coscia, banane siciliane, arance di vari tipi, limoni di numerosi tipi, mandarini a non finire e così via che solo nel giardino dell'Eden c'era più dolce cibo. Sembrava il giardino delle Esperidi dove Eracle, nella sua undicesima fatica, doveva prendere i pomi d’oro e naturalmente il frutto esperidio è ad esempio il cedro piretto che cresceva rigoglioso e generoso nel Vero Parco di Librino. Ovviamente tutto questo dono di Dio è stato spazzato via perché è meglio distruggere alberi che hanno dato da mangiare per generazioni che donarli ai figli di Librino. Sir Winston Churchill al riguardo disse che “Costruire può essere un lento e laborioso compito di anni. Distruggere può essere l'atto sconsiderato di un singolo giorno.”
(Prendersi cura delle proprie cose non è un disonore ma allora chi non se ne occupa è pieno di disonore).
Potrei narrare infinite storie di animali, piante e ritrovamenti culturali in un luogo che oggi è solo un buco nella terra. Questo è Librino? Questo merita Catania? Questo è il bene comune?
La capacità principale che definisce l'uomo si manifesta nel riuscire a distinguere cosa è giusto da cosa invece è sbagliato. Senza questo l'uomo non è niente.