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La vittoria

Michele Zeoli e la coppa al Catania: "I ragazzi tenevano alla partita, hanno dato tutto"

La gioia dell'allenatore rossazzurro che ieri ha guidato dalla panchina la squadra verso la vittoria del trofeo

Il Catania ha vinto il suo primo trofeo della storia conquistando la Coppa Italia di Serie C. Grandi emozioni al termine dei tempi supplementari ieri sera al Massimino per il club rossazzurro: la doppia sfida col Padova infatti si è conclusa a favore degli etnei. Nel post-gara gioia immensa espressa dal tecnico Michele Zeoli, consapevole però di dover concludere al meglio l'annata, andando a conquistare al più presto la matematica salvezza senza passare dai playout, anche per garantirsi la possibilità di allungare la stagione disputando i playoff, diritto acquisito proprio grazie ai risultati conseguiti in coppa.

Svolta della stagione? "Questa domanda bisogna farla alla squadra, ai ragazzi - ha detto l'allenatore rossazzurro -. Dopo due minuti e mezzo abbiamo preso goal, eppure erano tutti pronti, tenevano alla partita. Ho visto tutti vogliosi, anche chi è entrato dalla panchina, e sono contento per tutti. Bisogna credere nelle qualità dei ragazzi. Adesso abbiamo quattro partite che sono delicatissime e non riesco neanche a godermi questa gara perché ripenso a Giugliano e guardo alla sfida con il Francavilla".

Lo stato di forma della squadra. "Di Carmine ha fatto 120 minuti, a quel punto pensavo ai rigori; pure Castellini che sta facendo un campionato strepitoso in questo momento è stanco. Lui e Zammarini hanno dei bonus a livello di opinione pubblica, però sono stanchi. Non chiederanno mai il cambio perché sono ragazzi generosi, come gli altri.

Il cambio di modulo deciso per la finale. "Abbiamo cercato di schierare la squadra in modo da coprire bene il campo nella fase di non possesso e poi affidarsi ad alcuni concetti semplici. Giocando con due attaccanti vicini tra loro, dico una banalità, lanciando la palla avanti qualcosa la puoi creare. I ragazzi hanno fatto cose semplici davanti. In mezzo al campo siamo un po' corti in questo momento. È un annata particolare che su certi aspetti nasce anche male".

La coppa di tutti. "In questo momento il mio pensiero va ai giocatori che non ci sono, non sono più in rosa, e che hanno dato il contributo alla vittoria di questa coppa, allo staff tecnico di cui facevo parte e a quello di mister Tabbiani. Ho un messaggio da mandare: questa è un po' la coppa di tutti. A fine anno poi si tirano le somme, si fanno i processi e si prendono le decisioni".

La dedica. "Io ho perso i miei genitori che hanno frequentato questo stadio tante volte, li ho persi troppo presto quindi il pensiero va a loro, gli dedico questa coppa".

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