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Sabato, 27 Aprile 2024
I dati della polizia postale

Aumentano i casi di pedofilia online nel 2023, a rischio anche le chat scolastiche

I pedofili individuati dalla polizia postale sono spesso uomini, con un’età inferiore ai 50 anni. Che sfruttano la rete per cercare di guadagnare anonimato ed impunità, insinuandosi anche nelle chat in cui sono presenti i giovani studenti

Il centro operativo sicurezza cibernetica della polizia postale del compartimento Sicilia Orientale, nel 2022 ha esaminato 219 casi di sfruttamento sessuale con protagonisti minori, traendo in arresto 6 persone e svolgendo indagini su 116 soggetti. Sono stati monitorati 4578 siti, di cui 2900 con contenuti illeciti. Sono i dati resi noti alla vigilia della Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia, che si celebra in tutta Italia il 5 maggio. Nei primi quattro mesi del 2023 sono 50 i casi esaminati dagli investigatori, di cui 15 relativi ad adescamento on-line. Ed ancora: 342 le segnalazioni, 36 le persone denunciate, 4 le vittime minorenni ed oltre 2800 i siti monitorati, rilevando 520 spazi virtuali con contenuti illegali.

"La lotta all’abuso sessuale online ai danni di minori rimane una delle nostre prioritarie attività. Grazie ad una grande sinergia con la magistratura - dichiara il dirigente del Centro Operativo Marcello La Bella - le istituzioni scolastiche e le associazioni, in particolare la Meter di don Di Noto, tentiamo di alzare sempre più il livello della prevenzione e del contrasto di tutte le condotte legate a questo crimine aberrante, dall’adescamento alla divulgazione e produzione di materiale pedo-pornografico".

L'identikit del pedofilo

Cresce il numero dei maggiorenni arrestati per reati di pedopornografia, adescamento online ed abuso sessuale di minori.  Si tratta di soggetti ad alto livello di pericolosità, poiché colti in flagranza di reato, in quanto detenevano grandi quantità di materiale pedopornografico o perchè avevano già abusato di bambini e ragazzi nelle loro disponibilità. Sono spesso uomini, con un’età inferiore ai 50 anni. Che, in maniera sistematica, sfruttano la rete per cercare di guadagnare anonimato ed impunità. 

Gli studenti vittime più fragili

L’adescamento si riconferma come un fenomeno preoccupante che investe fasce di età sempre più precoci. I pedofili si "nascondono" anche nelle chat scolastiche e nelle piattaforme di gaming. Gli studenti minorenni sono tra le vittime più fragili e fiduciose verso gli altri, anche se sconosciuti, e sono quelli che hanno il rapporto più spontaneo e naturale con le nuove tecnologie. "I genitori - rende noto la questura - sono il primo baluardo di sicurezza per bambini e ragazzi ed hanno, nell’ascolto e nel dialogo, gli strumenti più potenti per rendere la tutela dei bambini una realtà e la loro sicurezza un fatto. Il Servizio centrale di Roma ha elaborato il Dossier "Dentro i numeri: la lotta alla pedofilia online", che contiene dati in grado di raccontare un rischio attuale e vuole descrivere un sistema di tutela come quello portato avanti dalla polizia postale, fatto di sinergie tra istituzioni ed attività multidisciplinari.

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