rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Rischio sismico

Rischio sismico, Neri (Ingv): "Il terremoto di Malta e quello di Aci Castello non sono correlati"

"La profondità dell' ipocentro influisce moltissimo sugli effetti che il sisma può avere sugli edifici - spiega il primo ricercatore Ingv Marco Neri - e, nel caso dell'evento registrato ieri, si è trattato di un terremoto con ipocentro molto profondo". Ridotto, quindi, il pericolo per la popolazione

“Il terremoto con magnitudo 4.4. registrato ieri al largo di Aci Castello non è direttamente correlato con quello di magnitudo 5.5 al largo di Malta e si tratta di un evento isolato”. E’ quanto dichiara Marco Neri, primo ricercatore Ingv di Catania e vice commissario alla ricostruzione delle zone colpite dal Sisma di Santo Stefano del 26 dicembre 2018. “Ieri pomeriggio la scossa è avvenuta in una zona compresa tra la ‘Scarpata Ibleo-Maltese’, che borda la costa jonica della Sicilia sud orientale, e quella denominata ‘Alfeo-Etna’. Questi due sistemi confluiscono in un ampio territorio interessato da faglie tettoniche, che non hanno a che fare con l’Etna. Dalla metà del gennaio 2023 – spiega Neri - si è attivato un nuovo sistema di faglie a sud ovest di Malta, che ha innestato un processo di ‘rifting’, un assottigliamento della crosta terrestre che può coportare anche la risalita di magma. Del resto, nel Canale di Sicilia anche in passato sono avvenute vere e proprie eruzioni sottomarine, come quella che portò alla creazione dell’isola Ferdinandea nel 1831(oggi sommersa,si trova a 6 metri di profondità ndr)".

"Lo scorso 30 gennaio - continua il ricercatore - c’è stata una scossa con magnitudo 5.6, avvertita anche nelle nostre coste. Poi, per circa un mese e mezzo, si sono ripetuti eventi minori. Catania è in ogni caso lontana dal settore epicentrale e non ci sono conseguenze. Ricordiamo, però, che la geodinamica del Mediterraneo è molto complessa e non è escludibile che faglie diverse possano influenzarsi a vicenda. Per quanto riguarda gli effetti sugli edifici, la profondità dell' ipocentro influisce moltissimo. Nel caso del terremoto che interessò Fleri nel 2018, fu localizzato quasi sulla superfice topografica, con una fatturazione lunga 10 chilometri. Mentre invece – conclude Marco Neri - il terremoto di ieri è avvenuto in mare a 17 chilometri di profondità e non ha prodotto alcuna conseguenza rilevante. Ricordiamoci che il nostro è un territorio ad elevato rischion e che è impossibile fare previsioni accurate. L’unica difesa resta la prevenzione nella costruzione o nell’adeguamento degli edifici agli standard antisismici”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rischio sismico, Neri (Ingv): "Il terremoto di Malta e quello di Aci Castello non sono correlati"

CataniaToday è in caricamento