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Domenica, 28 Aprile 2024
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La nuova truffa che svuota il conto: come funziona e come difendersi

Falsi operatori di polizia telefonano da un'utenza apparentemente corretta e per presunti "motivi di sicurezza" chiedono di spostare il denaro dal conto. Cosa fare

Arriva via sms l'ennesima truffa ai danni di ignari cittadini che in pochi minuti potrebbero trovarsi col conto bancario svuotato. Tutta colpa di falsi operatori di polizia che chiedono per presunti "motivi di sicurezza" movimentazioni di denaro. A mettere in guardia dalla truffa dell'estate è la polizia postale e delle comunicazioni.

"La vittima - spiega la polizia - viene contattata tramite un messaggio sms apparentemente proveniente dall'istituto di credito presso cui ha acceso il proprio conto e che proprio per questo si accoda alle notifiche già effettivamente ricevute dalla banca, rendendo la comunicazione credibile. Questo messaggio avvisa l'utente di un probabile accesso abusivo al conto, da cui sarebbero in corso dei prelievi non autorizzati".

Il raggiro prosegue con una chiamata telefonica, "che l'utente riceve da un numero identico a quello della sezione operativa per la Sicurezza Cibernetica della polizia postale della provincia di residenza".

Ciò è possibile grazie alla tecnica dello "spoofing", che consente di effettuare delle telefonate via Voip (voice over IP) attraverso computer e dispositivi informatici, permettendo di scegliere il numero che apparirà sul display della vittima chiamata.  

Il truffatore, spacciandosi per un operatore della polizia postale, invita la vittima a recarsi presso uno sportello automatico e a spostare i propri risparmi presso dei conti correnti che gli vengono indicati e definiti come "sicuri" per evitare qualsiasi danno economico da operazioni non autorizzate.

La vittima, presa dal panico, segue le indicazioni. Non solo, per convincere i cittadini, il truffatore "invita a verificare su Internet la corrispondenza del numero chiamante con quello dell’ufficio della Polizia Postale presente in rete. La vittima, verificata la corrispondenza del numero e confidando nell’autenticità della chiamata e del riferito pericolo in corso esegue le movimentazioni di denaro indicate, ignaro di essere caduto in una truffa".

I consigli della polizia postale contro le truffe:

  • diffidare di chi, spacciandosi per un operatore delle forze dell’ordine, richiede l’esecuzione di bonifici o pagamenti in qualsiasi forma;
  • in caso di dubbio, contattare il proprio istituto di credito;
  • nel caso si riceva la chiamata di un soggetto che si presenta come appartenente a una forza di polizia, si consiglia di richiedere il nome il grado e la forza di polizia di appartenenza della persona e riattaccare. Quindi ricercare il numero di telefono reperibile in Rete della forza di polizia chiamante. Comporre il numero dell'Ufficio di appartenenza dichiarato e chiedere di parlare con il nome dato dal precedente interlocutore.

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