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Domenica, 28 Aprile 2024
I retroscena dell'inchiesta

Sanità corrotta, i figli da sistemare ed i politici da "comprare": "Per fare carriera devi avere lavori 'impattati'"

I retroscena della recente indagine eseguita dal nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri, su coordinamento della Procura etnea, evidenziano come la strada di alcuni giovani medici o aspiranti tali fosse spianata dai rispettivi padri che, per mantenere la loro influenza, avrebbero barattato favori con politici posti ai vertici della Sanità siciliana

"Oggi per fare la carriera universitaria tu devi avere lavori 'impattati'". E' quanto affermava al telefono, intercettato dagli inquirenti, Ezio Campagna, medico odontoiatra arrestato su disposizione del Gip Simona Ragazzi, nell'ambito dell'indagine condotta dal settembre 2020 al settembre 2021 dal nucleo investigativo del Comando provinciale etneo dei carabinieri, per far luce sulla "parentopoli sanità". Ai domiciliari si trovano anche il cardiologo ed ex assessore Giuseppe Arcidiacono, che fino a poche settimane fa scalpitava per poter portare avanti la propria candidatura a Sindaco con Fratelli d'Italia, il medico odontoiatra Nunzio Ezio Campagna, l'ex funzionario dell’Ateneo Aldo Missale ed il responsabile scientifico Sebastiano Felice Agatino Ferlito. Tra gli altri 13 indagati, gli ex assessori regionali alla Sanità Ruggero Razza ed Antonio Scavone, imputati per "turbata libertà di scelta del contraente", ed il presidente dell’Ordine dei medici di Catania,  Igo La Mantia, accusato di turbata libertà degli incanti "per aver favorito un candidato ad un concorso a dirigente all’Ordine etneo".

I bandi del Psn cuciti addosso ai candidati da favorire

Tante le personalità politiche tirate in ballo, di volta in volta, nelle conversazioni che gli inquirenti captano, per lo più tra Aldo Missale ed Ezio Campagna. "Lei avrà una consulenza, lei è quella con partita Iva. Consulenza ovviamente - si legge nell'ordinanza di custodia cautelare in riferimento ad una 'sistemazione ad hoc' per Paola Campagna ( indagata ma non destinataria di misura cautelare), figlia di Ezio, poi effettivamente inserita nel progetto Carie del Policlinico Rodolico-San Marco - e poi esce nelle pubblicazioni. Perché io la voglio mettere là? Uno, perché si prende i diecimila euro l'anno (20 mila in 24 mesi, ndr). Due, sei in quel progetto e quindi ci lavori, ci stai attenta, capisci come si muove… E ti fai le pubblicazioni”. Il bando, secondo quanto si legge nelle pagine dell'ordinanza, sarebbe quindi stato "ricamato" sul curriculum della giovane dottoressa, inserendo titoli analoghi anche nel progetto Osas per l'ospedale San Marco.

"Asso piglia tutto"

“Io ti sto mettendo a te come borsa di studio, ma come consulenza. Perché altrimenti poi gli risulta che io penso vedi... Gli risulta incompatibile con l'assegno. Invece così - diceva sempre Missale, rassicurando Paola Campagna - ti faccio risultare compatibile con l'assegno e ti prendi l'asinello con le carrube, tutto… l'asso piglia tutto". Così alta sarebbe stata la permeabilità di queste informazioni riservate, che quando padre e figlia evidenziavano un errore di dicitura nel curriculum, ("clinica, c'è un piccolo errore là, in ortodonzia clinica"), il funzionario amico dell'Università di Catania rispondeva: "Se mi date cose sbagliate, io faccio cose sbagliate". In un'altra occasione, nell'ottobre del 2020,  Missale è intercettato nello studio di Ezio Campagna e rassicura la figlia, forse impaziente.  "Non sei contenta che stai facendo tutte queste cose? Ah Paoletta? Ora ancora, ancora Paoletta sei all'inizio, sai quante cose farai”. Ed infine, riferendosi alla compilazione della domanda: "Va fatta con pec, poi ci sediamo e lo facciamo insieme quando devi presentare".

Favoritismi politici per livellare la bilancia: "Dobbiamo comprare l'area Razza"

Lo spazio di manovra si sarebbe acquistato e mantenuto anche "comprando" i favori dei politici, con sistemazioni di comodo delle personalità indicate. E' il 10 ottobre del 2020 ed Ezio Campagna ed Aldo Missale discutono su come ridimensionare "Nicola" (D'Agostino), per "comprare l'area Razza" ed ottenere sostegno politico ai progetti che  stavano loro a cuore. "Abbiamo l'esigenza di comprarci l'area Razza - si legge nelle intercettazioni - poi tu ti devi trovare la soluzione tecnica, non è che qua poi tu... riduciamo un poco Nicola economicamente… Ezio, fammici ragionare guarda, anche cinquemila (euro) me li tolgo io, li mettiamo su altre (inc.) non ti preoccupare cinque, cioè… no! gli togliamo un po’ di cose e li spalmiamo, hai capito?". L'obiettivo in questo caso sarebbe stato l'inserimento di un dentista trapanese nel progetto Osas, con nucleo operativo al San Marco. Come trovare i fondi per non scontentare nessuno? Ridimensionando quella che gli indagati chiamano "la lista della spesa".

Pippo Arcidiacono avrebbe tentato di "sistemare" la figlia ed una collaboratrice

C'è poi il caso Arcidiacono. L'ex assessore comunale, aspirante candidato Sindaco in quota FdI, entra in gioco in quanto responsabile scientifico del progetto  Psn "Centro Cardio Hub & Spoke". Sua figlia, non indagata, vincerà un bando che rientra nell'ambito del progetto Osas per un importo di 12 mila e 500 euro, "unicamente - si legge nelle motivazioni dei capi di imputazioni - perchè raccomandata da Giuseppe Arcidiacono". In cambio di questo interessamento, avrebbe provveduto a far approvare dalla Regione per altri due anni i progetti che interessavano ad Ezio Campagna. "L'obiettivo - diceva con lui al telefono - è che tua figlia (Paola Campagna, ndr) resta al Policlinico". Dal canto suo, secondo quanto ricostruito dalle intercettazioni, Pippo Arcidiacono si sarebbe messo d'accordo per far ottenere alla propria figlia un ruolo amministrativo. "Mia figlia è iscritta a Medicina, spero che faccia il medico un giorno - spiegava nitidamente - quindi è tanto per farle guadagnare qualche cosa". Stesso interesse anche per mantenere la parola data ad una sua collaboratrice. "Quella là perché gli ho messo...Ho dato un ruolo tecnico... E' una innovazione nell'ospedale. Perché io avevo comprato tutto, apparecchiature e quant'altro. Lei è l'unica che le sa far funzionare".

Le vie preferenziali sono consolidate e condivise

A conti fatti, questa era la prassi per fare carriera. "Ezio Campagna - queste le valutazioni inserite a corredo delle intercettazioni - condivideva la strategia adottata da Pippo Arcidiacono di promozione della di lui figlia, perché era la stessa che aveva attuato con la propria figlia Paola, inserendola nella carriera universitaria grazie anche ad una docente universitaria "amica", posta alla guida di un importante corso di laurea magistrale medico. "Io mia figlia - diceva Ezio Campagna -  giocarmi le due carte, perché in realtà il mio obiettivo è spostarla sull'asse università, capito? Ma non sono più quei tempi, ah… E' cambiato tutto e perché... Si, ma tu sai meglio di me che quello oggi dipende tanto dall'attività scientifica, che non è più come un tempo che tu prendevi i lavori a… a 'piso'. Ora sono tutti quanti lavori 'impattati'. Oggi per fare la carriera universitaria tu devi avere lavori 'impattati'".

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