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Sabato, 27 Aprile 2024

I carabinieri del Nas ispezionano i supermercati catanesi: "In laboratorio scopriamo le alterazioni"

Abbiamo preso parte ad un controllo condotto nel reparto macelleria di un supermercato del centro di Catania. Prelevando dei campioni di carne, poi esaminati presso l'Istituto Zooprofilattico, i carabinieri del Nas controllano la genuinità dei prodotti destinati ai consumatori. Tra le possibili alterazioni dei preparati (nessuna irregolarità riscontrata in questo caso) c'è la presenza di solfiti, usati irregolarmente per migliorare l'aspetto estetico dei prodotti da banco

Anche le macellerie, come altre attività del settore alimentare, richiedono il rispetto della normativa relativa all’igiene e sicurezza alimentare. E' una delle attività in cui devono essere adottate maggiori precauzioni, non solo per la possibilità che le carni siano contaminate in partenza, ma anche che vengano contaminate per una scorretta applicazione delle buone pratiche di lavorazione. Ed è qui che entrano in gioco i carabinieri del Nas con un'attività, nell'ambito della sicurezza alimentare, finalizzata al controllo delle carni destinate al consumo umano. La sua attuazione avviene sia sulla base di attività di controllo a campione programmate, sia a seguito di eventi straordinari come una sospetta tossinfezione alimentare.

Il controllo nella macelleria di un supermercato catanese

Dopo aver documentato l'operato dei Nas sui mezzi di trasporto degli infermi e nelle rivendite di alimenti etnici, il banco di prova per il rispetto delle regole in materia di sicurezza degli alimenti è questa volta un supermercato presso il centro cittadino. Il fine dell’ispezione, come spiegato dal Ten.Col. Salvatore Calabrese, comandante dei Nas di Catania, è verificare l’eventuale presenza nei campioni di preparati a base di carne controllati di additivi potenzialmente pericolosi per la salute pubblica e strettamente regolamentati a livello europeo: nitriti, nitrati di sodio e solfiti. Per quanto riguarda i solfiti, l’attuale normativa (regolamento Ue n. 1129/2011 della Commissione) ne permette l’utilizzo negli insaccati, ma lo vieta nelle carni fresche in quanto può risultare pericoloso per la salute dei consumatori.

L'esame dei campioni prelevati

Alla fine dei controlli, non vengono riscontrate irregolarità sul mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie. I militari procedono quindi allo step successivo all'ispezione. Le unità campionate vengono poi riposte in buste di cellophane trasparenti sterili e sigillate e, tramite un frigo portatile a temperatura controllata, saranno conferiti presso i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico di Catania, accreditato per la il rilevamento di additivi. Qui avverrà la “prova microscopio”, con la conseguente attività analitica. I risultati verranno poi comunicati e trasmessi ai Nas, senza rilevare, nel caso specifico, alcuna anomalia.

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