rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024

Nas e la tutela della salute pubblica, i controlli sulle ambulanze: "Così scoviamo quelle irregolari"

Le ambulanze private sono un obiettivo dei carabinieri del Nas che, periodicamente, effettuano controlli sulle imprese per verificare che il lavoro si svolga rispettando le normative vigenti. Per scoprire come operano sul territorio e come vengono effettuate le ispezioni li abbiamo seguiti durante un’attività di controllo proprio sui mezzi di trasporto per gli infermi

Mezzi privati impiegati nel trasporto e soccorso sanitario privi di autorizzazione sanitaria o mantenuti in condizioni di degrado tali da pregiudicare la sicurezza e la salute dei pazienti trasportati. L'irregolarità delle ambulanze private sono uno degli obiettivi dei carabinieri del Nas i quali, periodicamente, effettuano controlli sulle imprese per verificare che il lavoro si svolga rispettando le normative vigenti. 

Chi sono i Nas

I controlli delle ambulanze private rientrano in una serie di attività svolte dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas), la costola dell’Arma dei Carabinieri specializzata nel contrasto alla minaccia rappresentata dai reati contro la salute pubblica. Nella fattispecie del Nas di Catania, il territorio di competenza si estende nell’ambito di tre province Messina ed Enna oltre a quella etnea.

Come ci spiega il comandante del Nucleo di Catania, Ten.Col. Salvatore Calabrese: “La caratteristica fondamentale dei Nas è la dipendenza funzionale dal Ministero della Salute in virtù della quale i militari appartenenti alla Specialità dell’Arma dei Carabinieri, altamente qualificati, per decreto acquisiscono l’attribuzione di tecnici della prevenzione. Nella duplice funzione, quindi, di ufficiali di polizia giudiziaria e di tecnici della prevenzione, svolgono compiti a tutela della salute pubblica d’iniziativa, su richiesta del Ministro della Salute o dei reparti dell’Arma territoriale, oppure su delega dell’Autorità Giudiziaria, su denunce o segnalazioni da parte dei cittadini".

Il controllo di un "taxi-ambulanza"

Per scoprire come operano sul territorio e come vengono effettuate le ispezioni, li abbiamo seguiti durante un’attività di controllo proprio sui mezzi di trasporto per gli infermi. Non parliamo di veicoli appartenenti all’azienda pubblica regionale, ma parliamo di furgoni di privati, associazioni ed organizzazioni che, per esercitare, devono essere in possesso dell’autorizzazione della Regione di appartenenza.

Raggiunto un presidio ospedaliero presente sul territorio etneo, l’auto di servizio, con a bordo il comandante Calabrese e tre militari, perlustra il nosocomio in attesa dei mezzi in transito da sottoporre a controllo. Un veicolo, proveniente da un'altra Regione d’Italia, insospettisce subito i militari. È un taxi sanitario parcheggiato nel piazzale antistante il pronto soccorso. Questo servizio è rivolto a pazienti in dimissione, allo scopo di offrire - a pagamento -  un servizio di trasporto verso il proprio domicilio o altre destinazioni sanitarie o assistenziali.

Come avviene l'ispezione

Avvicinatisi al conducente, i militari procedono al controllo dei documenti e delle autorizzazioni. Il comportamento evasivo e quasi “spaesato” dell’uomo a bordo del mezzo, come spiegato dal comandante, non lascia presagire nulla di buono. L’autista, temendo le conseguenze dell'ispezione, cambia la versione fornita inizialmente ai militari, negando in un secondo momento di attendere un paziente per alleggerire la sua posizione.

Alla fine dell'ispezione, i carabinieri del Nas rilevano condizioni tali da pregiudicare la sicurezza e la salute dei pazienti trasportati, poiché l’ambulanza è priva di autorizzazione sanitaria che attesta il possesso dei requisiti tecnici e amministrativi richiesti per il particolare uso del veicolo. In più il mezzo risulta equipaggiato di un solo estintore, tra l’altro scaduto.

Denunciato il conducente e sottoposto a fermo amministrativo l'ambulanza irregolare

Il conducente del mezzo viene quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria, in violazione del decreto legislativo 81/2008, poiché la dotazione organica del mezzo prevede l’imbarco di due estintori. Al termine degli approfondimenti, svolti in sinergia con i colleghi del Nas della Regione di competenza, il taxi sanitario sarà invece sottoposto a fermo amministrativo per via della mancanza di autorizzazione sanitaria e scortato fuori dal presidio ospedaliero.

Video popolari

Nas e la tutela della salute pubblica, i controlli sulle ambulanze: "Così scoviamo quelle irregolari"

CataniaToday è in caricamento