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Domenica, 28 Aprile 2024
@Cataniadamangiare

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A cura di Marco Rizza

“Meccanica della mente” e "Canusciuti", quando la mente influenza l’esperienza a tavola

Mentre la tavola da "Canusciuti" si riempiva di panelle, polpette di melanzane, pane fritto, pinse farcite coi sapori della nostra terra e arancini dolci, “Meccanica della Mente" ha guidato i partecipanti in un viaggio affascinante attraverso i meccanismi mentali

Quando la passione per il cibo si unisce alla profondità della psiche umana, nasce un'esperienza straordinaria che va oltre il semplice nutrirsi. Questo è stato il fulcro dell'evento "Cibo e Psiche" tenutosi di recente presso "Canusciuti", un locale accogliente che nasce dalla passione di Gianluca per la sua amata Sicilia. Una passione che trasmette ai suoi ospiti. Se andrete a trovarlo chiedetegli da dove nasce il nome “canusciuti”, sarà contento di raccontarvelo. La storia che ci sta dietro è davvero simpatica, vi strapperà un sorriso e vi farà apprezzare ancora di più questo posto e il suo cibo, fidatevi!

In collaborazione con "Meccanica della Mente" (IG @meccanicadellamente) una piccola START-up, dedicata all'esplorazione dei meccanismi mentali che governano il nostro comportamento, fondata da Giovanni, è stato organizzato un evento che ha offerto uno sguardo unico sul connubio tra nutrizione e mente e come quest’ultima influenzi la nostra “esperienza di piacere” non legata strettamente alla sola qualità del cibo che consumiamo.

Il segreto di "Canusciuti" risiede non solo nei piatti prelibati che omaggiano la tradizione sicula, ma anche nell'atmosfera accogliente e nella storia che permea le sue mura: conoscere questa storia, apprezzare il cibo gustandolo lentamente, sentirne l’odore (quanti di voi lo fanno?) e prendersi il giusto tempo per assaporare ogni boccone sono elementi che vanno al di là della semplice nutrizione. “meccanica della mente” ci insegna che questi elementi sono parte integrante dell'esperienza culinaria e andrebbero “gustati” al pari del cibo per godere pienamente dell’esperienza a tavola. Lo stesso cibo come per “magia” acquisterà ancora più gusto!

Gianluca il proprietario di Canusciuti

Ma che cena è stata?

“Canusciuti” propone un menù strettamente legato alla Sicilia e ogni piatto racconta di essa. Per questo evento ho avuto il piacere di provarne alcuni. Ho iniziato con le panelle, piatto simbolo della tradizione palermitana (che, rivalità calcistica a parte, sul cibo sanno il fatto loro!): leggermente croccanti fuori e soffici dentro. Realizzate semplicemente con farina di ceci, acqua e “magia”, fritte fino a diventare dorate come il sole siciliano.

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Poi ho provato il pane fritto che preparavano le nonne. Ve lo ricordate? Si parte da pane raffermo, lo si bagna in acqua o nell’uovo per ammorbidirlo e infine si frigge. Sale, pepe e un filo d’olio. Da “canusciuti” viene servito con diversi topping, io ho scelto quello con guanciale e miele: roba da far venire l'acquolina in bocca anche solo a guardarlo! A seguire è stato il turno delle polpette di melanzana, i "canusciteddi", il mio nuovo amore culinario. Un ripieno di melanzane, ragù di bovino e provola affumicata di Messina, panate e fritte, servite in un fondo di salsa al pomodoro e ricotta salata. Una goduria credetemi!

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Ho trovato spazio anche per provare una delle pinse. Ho scelto quella con vellutata di zucca e salsiccia di suino nero dei Nebrodi: una combinazione che non si scorda facilmente, resa ancora più gustosa dai porcini dell’Etna.

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Come è noto a tutti, lo spazio per il dolce si trova sempre (il famoso “stomaco a parte”) e così ho scoperto "il ricottino", un’invenzione gastronomica che unisce due dei piatti più iconici della Sicilia: l'arancino e il cannolo. Ripieno di ricotta di bufala Ragusa zuccherata e una panatura esterna con le bucce del cannolo? Vi sembra normale? No, è un'opera d’arte!

il ricottino-2

Ed ecco che mentre la tavola si riempiva di panelle, polpette di melanzane, pane fritto, pinse farcite coi sapori della nostra terra e arancini dolci, “Meccanica della Mente" ha guidato i partecipanti in un viaggio affascinante attraverso i meccanismi mentali che si attivano nel nostro cervello quando ci immergiamo in un'esperienza culinarina non limitandoci a “ingurgitare” il cibo. Rivolgersi per nome a chi ci serve in modo gentile, percepire i dettagli sottili dei piatti, odorare il cibo prima di consumarlo e concedersi il lusso di vivere il momento presente sono tutti elementi che accrescono il piacere dell'esperienza culinaria. In un'epoca in cui siamo spesso di fretta e distolti dalle distrazioni quotidiane, eventi come "Cibo e Psiche" ci ricordano l'importanza di rallentare, connetterci con ciò che ci circonda, mettere da parte i telefonini godendo della conversazione con i presenti, apprezzare i piaceri semplici della vita attraverso la convivialità della tavola: il cibo è “comunione”. Così, mentre ci immergiamo nei sapori e nelle sensazioni offerte dal cibo, portiamo con noi non solo la soddisfazione del palato, ma anche la consapevolezza dei legami profondi tra cibo e mente, e il potere che risiede nel vivere ogni esperienza con consapevolezza e gratitudine.

Indirizzo: "Canusciuti", via Santa maria della lettera 13, Catania

“Meccanica della mente” e "Canusciuti", quando la mente influenza l’esperienza a tavola

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