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Venerdì, 26 Aprile 2024
Animali

Amici animali, i consigli di Enpa per un'estate più sicura

L'Ente nazionale protezione animali, con la collaborazione di 'Amici Cucciolotti', ha stilato un vademucum di soluzioni pratiche e comportamenti utili da attuare per fronteggiare le forti ondate di calore

La pelle che scotta, l'animale che barcolla ma anche depressione, ipertermia (febbre alta), congesione alle mucose (che possono assumere una colorazione rosso intensa) fino a giungere alle crisi convulsive e al coma dell’animale. L'ondata di caldo che sta attraversando l'Italia mette a dura prova anche gli animali. Fuoco, siccità e caldo estremo dovuto ai cambiamenti climatici stanno distruggendo interi ecosistemi. Per questo L’Ente nazionale protezione animali (Enpa) lancia un appello per ricordare come proteggerli e un vademecum stilato con l'aiuto di Westie, 'megadirettrice' di Amici Cucciolotti con annesso videopubblicato su yuotube, per sapere cosa fare per aiutarli.

Mai lasciarli in macchina, dove le temperature possono salire molto rapidamente anche in pochi minuti minuti, e mai in terrazzo, esposti ai raggi del sole. Proprio ieri l’Enpa ha denunciato la proprietaria di due cani meticci di media taglia trovati sul tetto di un condominio a Catania, lasciati sotto il sole cocente e in cattivo stato di salute. Ad intervenire i Carabinieri di Catania contro contro comportamenti che possono configurare il reato di maltrattamento con pene dalla reclusione fino a 18 mesi o una multa fino a 30 mila euro.

Accortezze da mettere in pratica in campagna e in città

Offrire "agli animali acqua e zone d’ombra" ponendo "sui nostri balconi o sui davanzali delle ciotole in plastica, anche semplici sottovasi, con dell'acqua fresca da cambiare almeno una volta al giorno, possibilmente all’ombra". All'interno "meglio introdurre un peso (ad esempio una pietra) per evitare che uccelli più piccoli possano, nella foga del caldo, bagnarsi tanto da non riuscire ad uscire dalla ciotola".Tra i suggerimenti del vademecum su come comportarsi in caso di colpo di calore in un animale si legge che "la prima cosa da fare è spostarlo dal sole e abbassare la sua temperatura corporea bagnandolo con acqua con un panno o con le mani, senza immergerlo, su tutto il corpo e specialmente sul collo, sotto la testa e sull'addome. Mai immergere il cane in acqua perché si potrebbero avere effetti secondari letali. L’intervento più saggio dopo queste azioni è in ogni caso portare l’animale il prima possibile in un centro veterinario attrezzato dove sarà possibile effettuare tutti i controlli e le terapie che possono essere svolte solo in una clinica e che possono salvare la vita all’animale".

I consigli per vivere l'estate in sicurezza

"Evitare le passeggiate nelle ore calde. Assicurarsi che i nostri animali abbiano sempre acqua fresca, un luogo ombreggiato e ventilato e ridurre le attività sportive". Ricordare "che l'asfalto è bollente e potrebbero scottarsi le zampe. Attenzione quindi alle passeggiate in città". Inoltre bisogna "assicurarsi che il nostro quattro zampe abbia sempre acqua fresca a disposizione nella sua ciotola e, se usciamo con lui, portiamoci dietro una bottiglietta d’acqua per farlo bere". È fondamentale  "non lasciare mai il nostro animale in macchina, rischia di morire. La temperatura all’interno dell’abitacolo, infatti, sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e può raggiungere fino a 70 gradi centigradi". Una condanna a morte, la definisce Enpa. "Se si dovesse notare un animale chiuso all’interno di un’automobile prestare attenzione ai sintomi di un colpo di calore" come "problemi di respirazione, spossatezza generalizzata", si legge nella nota. In questi casi un intervento immediato può salvargli la vita: se non si riuscisse a rintracciare il proprietario dell’autovettura, chiamare subito le forze dell’ordine. Fino al loro arrivo, è necessario cercare di creare ombra sistemando ad esempio alcuni giornali sul parabrezza e, nel caso in cui i finestrini non dovessero essere completamente chiusi, versare dell’acqua all’interno per bagnare l’animale o farlo bere. In casi estremi è accaduto che i cittadini abbiano rotto il finestrino dell’automobile per soccorrere il quattro zampe ed evitargli una morte certa. In queste circostanze l’Enpa, considerando prevalente la salvezza dell’animale, offre il proprio sostegno legale".

Come gli esseri umani gli animali sono soggetti alle scottature solari

È possibile proteggerli applicando una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie prima di farli uscire. Particolare attenzione agli animali bianchi, sono i più soggetti agli eritemi solari.Sesto consiglio è porre "attenzione all’alimentazione e ai residui nelle ciotole. Scegliere cibi leggeri e facili da digerire e non lasciare mai residui di cibo nella ciotola". Mentre per i pesci l’Enpa ricorda che obbligare questi animali a vivere in un acquario significa infliggere loro inutili sofferenze. Tuttavia - avverte - chi dovesse possedere un acquario non dovrebbe esporlo al sole diretto. È inoltre importante cambiare l'acqua regolarmente avendo cura di togliere le alghe che si formano. Chi avesse un laghetto in giardino deve riempirlo regolarmente per compensare l'acqua che evapora e sostituire così l'ossigeno perso. Lo stesso vale per canarini e criceti che non dovrebbero essere costretti alla cattività e che, comunque, non dovrebbero mai essere lasciati sul balcone al sole diretto; le gabbie vanno posizionate in un luogo fresco, arieggiato e ombreggiato.

Attenzione ai parassiti

Meglio applicare preventivamente un antiparassitario adatto alla specie e alla taglia: alcuni prodotti per cani possono essere letali per i gatti. Per i cani è fondamentale prevenire le punture dei flebotomi (sono simili alle zanzare) che possono trasmettere la leishmaniosi. In commercio sono disponibili anche preparati a base di olio di Neem, potente disinfettante e antiparassitario, che non presenta alcuna controindicazione anche per i soggetti più sensibili.Allarme parassiti anche per i conigli e le cavie. In questo caso è necessario ispezionare attentamente ogni giorno l’animale per verificare l'eventuale presenza di uova di mosche sul pelo (infestano anche i cani), tenere pulito il luogo in cui vivono e cambiare almeno due giorni alla settimana la lettiera o il fondo.Infine per i selvatici lasciare a disposizione una ciotolina d’acqua non profonda, ricordando di cambiarla almeno una volta al giorno; in questo periodo la fauna selvatica ha a disposizione molto cibo mentre l'acqua potrebbe rappresentare un problema. Chi ha balconi e terrazzi può creare piccole zone d'ombra con le piante.

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