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Rendiconto 2019, consiglio comunale non ha i numeri tra rimpasti e mal di pancia

Seduta a vuoto: nemmeno in prosecuzione vi è stato il numero per poter continuare. Le voci di nuovi ingressi in giunta "agitano" i delicati equilibri dentro le forze politiche della maggioranza

Consiglio comunale senza numeri per procedere alla approvazione del rendiconto 2019. Il numero minimo di consiglieri è mancato due volte consecutive e nella prosecuzione si è arrivati a 12 presenti per cui la seduta è stata rinviata. Un segnale da leggere sotto il profilo politico con diversi mal di pancia nella maggioranza che sostiene il sindaco. E' da tempo che si parla di un rimpasto in giunta: i nomi in pole position sono quelli del consigliere Andrea Barresi - scontento nel primo scorcio di consiliatura e poi "rientrato" a pieno sostegno a supporto dell'amministrazione - e del collega Santi Bosco. In "uscita" si fanno i nomi di Alessandro Porto e di Giuseppe Arcidiacono, ma sono i gruppi di maggioranza a mugugnare su qualche scelta e quindi qualche segnale di contrarietà - come le assenze - sembra che sia arrivato.

A cannoneggiare sull'amministrazione è - come sovente capita - Salvo Di Salvo, di Grande Catania. Da battitore libero - già criticato dal collega Sangiorgio - il consigliere legge in chiave politica le assenze: "È chiaro, siamo al capolinea, la mancanza del numero legale per due volte consecutivi per l'assenza di alcuni consiglieri comunali che fanno parte delle liste del sindaco la dicono tutta rispetto al clima che si respira attorno all'amministrazione Pogliese. Non vorrei che tutto questo sia scaturito per motivi di opportunità di posti di potere da occupare, non farebbe il bene della città, piuttosto pensi a rafforzare e consolidare la squadra che già è in campo e sgombrare la città da insidie. Sindaco Pogliese non rispolveri il manuale cencelli usato da vecchie logiche di una politica becera che pensa agli interessi di potere piuttosto governi per il bene della città".

Poi Di Salvo ha chiesto l'utilizzo dei 50 milioni del Patto per Catania: "Mi preoccupa, l'indifferenza diffusa di cittadini, associazioni, comitati di quartiere, hanno smesso di rendersi disponibili alla partecipazione attiva della comunità, la loro indifferenza é l'affermazione di come non sia percepita l'amministrazione comunale. Si assiste solo a messaggi, foto sui social enfatizzando quegli sporadici eventi peraltro organizzati, da sempre, da associazioni".
 

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