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Elezioni, chiuse le liste di LeU: ecco i nomi definitivi nella Sicilia orientale

Dopo il caos per l'imposizione di Guglielmo Epifani come capolista nei collegi della Sicilia orientale arrivano questa mattina i nomi definitivi dei candidati al plurinominale

Dopo il caos per l'imposizione di Guglielmo Epifani come capolista nei collegi della Sicilia orientale, e i relativi documenti di protesta da parte delle realtà territoriali, arrivano questa mattina i nomi definitivi dei candidati al plurinominale. Dopo i passi indietro di Salvo Grasso, Niccolò Notarbartolo, Paolo Castorina e Danilo Festa, per la corsa verso la Camera dei Deputati, a Catania, oltre all'ex segretario generale della Cgil - posizionato al vertice di tutti i tre collegi - ci saranno la professoressa Marisa Barcellona, espressione di Sinistra Italiana, Domenico Grasso di Possibile e Matilde Riccioli, ex candidata all'Ars nella formazione Cento passi per la Sicilia e vicina a Claudio Fava. Per quanto riguarda Valentina Borzì, la giovane sindacalista paternese dell'ex call center Qé, il suo nome è stato posizionato secondo a Siracusa, area all'interno della quale è stato inserito il collegio di Paternò, mentre a Messina, dopo Epifani, ci saranno l'avvocato Maria Flavia Timbro e Lillo Colaleo.  

La scelta di Epifani 

Dopo numerose assemblee e documenti in cui i territori chiedevano al vertice romano di tener conto delle loro decisioni e dei nomi presentati, l'arrivo in "paracadute" dell'ex segretario generale della Cgil ed ex segretario protempore del Pd Guglielmo Epifani come capolista non era piaciuta a molti. Il coordinamento regionale di Mdp, riunitosi ad Enna, era stato il primo a chiedere con forza di rivedere la metodologia di scelta, seguito poi da quello di Possibile e da diversi mal di pancia a livello locale. 

La protesta di Catania per i "paracadutati"

"Noi aderenti a LeU di Catania esprimiamo la nostra contrarietà alla proposta di capolista dei tre collegi della Sicilia orientale, a prescindere dalla figura stimata, e dalla lunga e qualificata storia sindacale, di Guglielmo Epifani - scrivevano i rappresentanti di LeU in un documento congiunto - Riteniamo che per dare forza al progetto ed al programma di reale cambiamento di LeU, occorra intrecciare le esigenze dei soggetti promotori della lista con le energie che nelle realtà locali sono espressione di battaglie sociali, di vertenze e di radicamento territoriale". 

"Un grande progetto politico come LeU - concludevano - non può fare a meno di forti rappresentanti del territorio che rendano immediatamente percepibile agli elettori, un programma che vuole dare voce ai temi del lavoro, dell'ambiente e alle altre battaglie sociali. Auspichiamo che questo nostro dissenso trovi riscontro nella definizione della lista".


 

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