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Prove di accesso sulla base del voto di diploma: Alleanza Universitaria dice no

"Gli studenti diplomati, infatti, arrivano alla scelta del loro percorso universitario con background differenti e valutazioni assegnategli da commissioni diverse; ciò non fa altro che portare in evidenza la disparità legata a questo metro di valutazione", dice l'associazione universitaria

Nella giornata di ieri, martedì 23 marzo, si è svolta l’adunanza del Senato accademico e tra i vari punti all’ordine del giorno si è discusso delle prove di accesso ai corsi di studio.
Alleanza Universitaria, nella persona del senatore accademico Marco Piro, ha espresso voto contrario alla proposta di prova di accesso basata solo sul voto di diploma, ritenendola non conforme al principio meritocratico: "Gli studenti diplomati, infatti, arrivano alla scelta del loro percorso universitario con background differenti e valutazioni assegnategli da commissioni diverse; ciò non fa altro che portare in evidenza la disparità legata a questo metro di valutazione".

"L’attenzione sul voto contrario, è stata presa tenendo in conto che il ministero dell’università  - prosegue - ha già fissato le date per i test di ammissione ai corsi di studio a numero programmato nazionale (medicina, odontoiatria, professioni sanitarie, ingegneria edile e architettura). Tuttavia, per i corsi a numero programmato locale si rimanda l’autonomia ai singoli atenei". Dunque, al termine della votazione, l’università di Catania ha deciso nel senso di riproporre le stesse modalità di accesso dell’anno passato, e cioè sulla base del voto di diploma i singoli corsi di studio stileranno una graduatoria, ad eccezione di qualche CdS che comunicherà sul proprio sito le modalità di accesso.

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