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Cronaca Cappuccini / Piazza Stesicoro

Libri usati per i carcerati, Archè: "Il sapere rende liberi"

Uno stand in piazza Stesicoro per raccogliere libri usati di scuola elementare e media. Un metodo per ribadire l'idea che "il modo di prevenire i delitti è quello di perfezionare l'educazione"

Sono ben 600 i libri raccolti per il carcere Bicocca dall’associazione Archè,composta da studenti liceali ed universitari, che ha lanciato l’iniziativa “Il Sapere Rende Liberi”: dal 3 al 6 gennaio è stato allestito, infatti, uno stand presso piazza Stesicoro,dove era possibile consegnare libri usati di scuola elementare e media. Un metodo per ribadire l’idea che “il modo di prevenire i delitti è quello di perfezionare l’educazione”.

Libero il piacere della lettura, libero l’atto di dare la possibilità ai detenuti di imparare a correggere i propri errori e di concepire il carcere come luogo di “rinascita”, piuttosto che come “ammasso di criminali”.

Si conclude con uno straordinario successo la raccolta di saggi, romanzi e libri scolastici che, adesso, saranno catalogati e consegnati al Direttore del carcere Bicocca.

“Quella che vogliamo costruire- ha affermato Agatino Lanzafame, presidente di Archè- è una Catania giusta, nella quale chi sbaglia sia chiamato a rispondere dei propri errori ma, allo stesso tempo, vogliami una Catania solidale. Tutti ci sentiamo responsabili del futuro di chi ci sta accanto ed, in particolar modo, di chi ha difficoltà.”

Giorni che hanno mostrato quanto i catanesi, di ogni età e quartiere, siano disposti a condividere un percorso ambizioso come questo,a detta degli stessi volontari.

"E' stato emozionante vedere quanti cittadini catanesi abbiano risposto all'iniziativa oltre che portando libri, informandosi, dandoci pareri, facendoci i complimenti. In un momento storico in cui i tagli alla cultura sono così elevati, la risposta dei cittadini con le loro donazioni è un dato rilevante su quanto essa sia importante ed abbia peso nella vita di ognuno di noi", commenta Chiara Aliffi, volontaria che ha partecipato al banchetto.

A breve comincerà la seconda fase del progetto che prevede di estendere la raccolta ai dipartimenti dell’ateneo catanese.

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