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Cronaca

Francesco Priolo rettore, la Uil: "Buon lavoro, noi pronti al confronto"

La nota della segretaria generale Enza Meli, del segretario regionale della Uil Scuola-Rua, Nino Gatto, e il coordinatore del Gau di Ateneo, Alfredo Lo Presti

“Buon lavoro al professore Francesco Priolo per la sua elezione a rettore dell’Università di Catania. Gli assicuriamo massima disponibilità al confronto, purché sia vero e costante, a sostegno di un nuovo corso, doverosamente nuovo, per il rilancio dell’Ateneo nel segno del merito e del rigore di gestione. Lo dobbiamo alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ateneo, agli studenti e alle loro famiglie oltre che a un intero territorio assetato di ricerca e innovazione, condizioni necessarie a una stagione di sviluppo, speranze e opportunità lavorative come fu quella di Etna Valley”.

Lo affermano la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, il segretario regionale della Uil Scuola-Rua, Nino Gatto, e il coordinatore del Gau di Ateneo, Alfredo Lo Presti, commentando l’elezione del professore Francesco Priolo alla guida dell’Università di Catania. Enza Meli, Nino Gatto e Alfredo Lo Presti aggiungono: “Anche alla luce del programma, che il neorettore e gli altri candidati hanno illustrato a Uil-Uil Scuola Rua e alle altre organizzazioni sindacali manifestando una disponibilità al dialogo decisamente apprezzata, noi riteniamo opportuno sin d’ora ribadire richieste e proposte, per noi decisive. In primo luogo, rivendichiamo per tutti i dipendenti amministrativi una gestione efficace e chiara, che è sinora mancata. Ciò ha comportato una ridotta, ridottissima, valorizzazione dei dipendenti di Ateneo. Tra loro, in particolare, facciamo riferimento al personale tecnico addetto ai laboratori, che va selezionato secondo competenze e specificità professionale perché risulti davvero utile alle attività accademiche”. “A proposito di ricerca e didattica - concludono gli esponenti sindacali - crediamo infine doveroso parlare di Policlinico, del suo presente e del suo futuro. All’autorevolezza del nuovo rettore affidiamo l’avvio di una trattativa con la Regione perché il Policlinico di via Santa Sofia venga restituito alla sua originaria missione e alla sua vocazione di Azienda universitaria di eccellenza sanitaria, definendone e separandone i ruoli con gli altri poli ospedalieri catanesi”.

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