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Librino, condomini comunali e dell'Iacp fatiscenti: gli inquilini chiedono interventi immediati

In viale Castagnola 2, in un condominio di 14 piani, pochi giorni fa è venuto giù, dal penultimo piano, un pezzo di facciata. Rumore, spavento, calcinacci in terra e nessun ferito. "Si deve intervenire prima che succeda una tragedia", chiedono gli inquilini

Si scrive "Edilizia pubblica residenziale", si legge infiniti e gravi problemi di manutenzione, almeno a Librino. A raccontare storie di ordinari disservizi sono gli inquilini del condominio di viale Moncada 18, uno dei tanti del quartiere, dove negli anni '90 furono assegnati numerosi alloggi a famiglie a rischio disagio sociale. 

Viale Moncada 18

A trent'anni dalla costruzione, il palazzone di otto piani che ospita una sessantina di famiglie, porta sulla facciata e dentro gli appartamenti tutti i segni del tempo e dell'incuria. Intonaco sgretolato, travi a vista e infiltrazioni d'acqua non risparmiano nessun alloggio e c'è chi vive con le bacinelle sull'armadio per non avere la casa allagata quando piove anche poche gocce. "Avessi potuto riparare io casa mia e la facciata l'avrei fatto", ci racconta il signor Francesco Ardizzone, muratore di fino per una vita e adesso pensionato con la casa fradicia dall'umido. "Non è solo questione di soldi, se tocco qualcosa qui mi arrestano. La casa è del Comune, noi paghiamo il canone e la manutenzione la deve fare il Comune, che non l'ha fatta mai".  "Adesso siamo arrivati, non possiamo vivere più così", rincara la dose Carmela Zuccaro moglie del signor Ardizzone. "Sono ventinove anni che abito qui. Ci sono entrata con l'abito da sposa e adesso sono nonna. Non me ne voglio andare da casa mia, ma io e mio marito siamo anziani, invalidi e malati e con quest'umido la salute peggiora di giorno in giorno". 

Le bacinelle sulll'armadio per raccogliere l'acqua da infiltrazioni-3

Vi sono tante storie simili a quella della famiglia Ardizzone. Una per ogni piano. L'acqua in viale Moncada 18 si infiltra democraticamente in ogni appartamento dalle fessure verticali che fendono la facciata. Chi abita all''ultimo piano, oltre alle infiltrazioni laterali, si becca anche l'acqua dal solaio. È il caso del signor Agatino Greco che per lavoro era idraulico e che con la pensione pensava di averla fatta finita con l'acqua. Mostra foto di macchie di umido e di infiltrazioni che sembrano torrenti, il signor Greco, e come i suoi vicini chiede al Comune interventi tempestivi e risolutivi. "Qui ci cade il tetto o qualche pezzo di facciata sulla testa. Si deve intervenire prima che succeda una tragedia". 

Viale Castagnola 2 

Poco più a Sud del viale Moncada, in viale Castagnola 2, in un condominio di 14 piani, pochi giorni fa è venuto giù dal penultimo piano un pezzo di facciata di un paio di metri. Rumore, spavento, calcinacci in terra e nessun ferito. "Siamo stati fortunati - ci dice Giuseppe, uno degli abitanti dell'enorme palazzo di proprietà dell'Iacp di Catania. È lui a farci da guida nei meandri del palazzo. "Lo vede come sono tutti mangiati dall'umidità i pilastri? Le sembra normale? Se non ci organizziamo noi inquilini qui finisce che casca tutto a pezzi". L'allarme è reale e dopo poco minuti nei sotterranei del palazzo vien voglia di venirne fuori prima che qualche mattone si stacchi dal soffitto o, peggio ancora, ceda di schianto qualche pilastro. Di fianco al torrone Castagnola 2 ce n'è uno gemello e disabitato. "Quello è privato c'è il guardiano e non si entra", ci dice un passante. "Infatti lì non c'è 'munnizza' come qui che ci sono le case abitate", continua. Il ragionamento spiega i cumuli di spazzatura non raccolta, a poca distanza dal palazzo da ristrutturare dal quale è arrivato, al consigliere comunale Graziano Bonaccorsi l'allarme, rilanciato poi via WhatsApp ai media. 

Le segnalazioni 

“Ho ricevuto e ricevo segnalazioni sulla pessima condizione generale degli immobili nel quartiere”, afferma il consigliere comunale Graziano Bonaccorsi. ”Sia che si tratti di alloggi dell’Iacp, sia che si tratti di case Erp del comune di Catania, il risultato finale non cambia. Le persone aspettano da anni manutenzioni ordinarie e straordinarie, ma nulla è stato fatto. Qui è messa a repentaglio l'incolumità dei residenti. Abbiamo già affrontato il tema in consiglio comunale, ho già comunicato tutto all'assessore, che è stato molto attento e sensibile al tema. So che visiterà questi luoghi e spero che qualcosa si risolva e che l'amministrazione ponga un rimedio per cercare di dare un minimo di dignità agli abitanti questi immobili”, conclude Bonaccorsi.

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