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Il caso

Sanità, otto manager designati dalla giunta regionale dichiarano di avere procedimenti penali in corso

Resta da chiarire quali siano i reati in ballo nei procedimenti giudiziari dichiarati dagli aspiranti manager e quanto siano legati alla professione svolta

Otto manager della sanità designati a fine gennaio dalla giunta regionale siciliana hanno dichiarato di avere dei procedimenti penali in corso. Allo stesso tempo, tutti i 17 aspiranti manager hanno dichiarato di non avere riportato condanne penali. Il dato è emerso dalla seduta della commissione Affari istituzionali che ieri mattina ha iniziato l'esame dei curriculum degli aspiranti direttori generali di aziende sanitarie provinciali, aziende ospedaliere e policlinici dell'isola. Tra coloro che hanno dichiarato carichi pendenti ci sono Roberto Colletti, che è appena passato dall'Arnas Civico all'azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, e Maria Grazia Furnari, nominata per la guida del Policlinico.

Gli altri sono Giuseppe Drago (Asp Ragusa), Mario Zappia (Asp Enna), Salvatore Emanuele Giuffrida (ospedale Cannizzaro di Catania), Alessandro Caltagirone (Asp Siracusa), Giuseppe Laganga Senzio (Asp Catania) e Giorgio Giulio Santonocito (Policlinico di Messina). E, in particolare su quest'ultima nomina, sostenuta dall'assessore di Fratelli d'Italia Alessandro Aricò e dal leghista Pippo Laccoto, si sono concentrate i mugugni anche degli stessi compagni di partito oltre che le proteste di Sud chiama Nord che con una interrogazione parlamentare hanno ricordato i trascorsi del manager come direttore generale della Azienda Sanitaria Locale Roma 5, responsabile tra gli altri anche del Presidio Ospedaliero di Tivoli, assurto tristemente alle cronache in quanto oggetto di un drammatico incendio nel dicembre 2023, che ha causato dal morte di tre degenti ospitati nel nosocomio tiburtino. Nove dei manager nominati su proposta dell'assessore alla Salute Giovanna Volo, invece, hanno dichiarato di non avere procedimenti penali in corso.

Tra loro Daniela Faraoni, confermata all'Asp di Palermo e Walter Messina, passato da Villa Sofia-Cervello al Civico. Ma anche i direttori generali Ferdinando Croce, coinvolto e poi uscito dal processo sui dati falsi del Covid a cui il Pd contesta di non avere i titoli, Salvatore Lucio Ficarra, Giuseppe Giammanco, Maurizio Letterio Lanza, Giuseppe Cucci, Giuseppe Capodieci e Catena Di Blasi. Resta da chiarire quali siano i reati in ballo nei procedimenti giudiziari dichiarati dagli aspiranti manager e quanto siano legati alla professione svolta: infatti un medico indagato per "lesioni o omicidio colposo" è una casistica abbastanza frequente visti i casi di "malasanità" denunciati. Intanto la procedura sembra essersi allungata. Per regolamento la commissione deve dare il parere sulle nomine entro trenta giorni, ma il termine inizierà a decorrere dal momento in cui avrà ricevuto dal governo le risposte agli approfondimenti richiesti. Proprio la seduta di oggi si è conclusa con la richiesta di approfondimenti, arrivata dal Pd ma anche da alcuni commissari di maggioranza, all’assessore Volo.

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