Test Medicina, la protesta davanti all'ateneo di Catania
Questa mattina a Catania una ventina di militanti del Fronte della Gioventù Comunista hanno protestato contro il numero chiuso alla Cittadella Universitaria in occasione dei test di ingresso a Medicina
Questa mattina a Catania una ventina di militanti del Fronte della Gioventù Comunista hanno protestato contro il numero chiuso alla Cittadella Universitaria in occasione dei test di ingresso a Medicina. "Il Sistema Sanitario Nazionale negli ultimi due anni ha dimostrato tutte le sue debolezze strutturali, frutto dello smantellamento sistematico e della privatizzazione a cui è stato sottoposto", ha detto Francesca D'Addeo, militante del FGC. "Dal 2010 ad oggi - sottolinea una nota della FGC - più di170 presidi ospedalieri (15%) e 800 poliambulatori sono stati chiusi in tutto il Paese". Nonostante le numerose dichiarazioni di esponenti politici in campagna elettorale, non c'è promessa che tenga: tutti i principali partiti, di ogni colore, sono complici del collasso del SSN".
"Non sono bastati - continua la nota del FGC - neanche due anni di pandemia e oltre 170.000 decessi per indurre un cambiamento di rotta. Con la retorica della meritocrazia, fittizia nei fatti, si sostiene un numero chiuso nei corsi di medicina e professioni sanitarie che, fin dalla sua istituzione, è stato uno degli strumenti con cui si è proceduto allo smantellamento della sanità pubblica. Così anche quest'anno più di 65.000 studenti parteciperanno ai concorsi per le facoltà di Medicina e Chirurgia con la speranza di essere in quello scarso 20% che riuscirà a entrare". "Quella contro il numero chiuso - conclude D'Addeo - è la lotta degli studenti per costruire un sistema sanitario migliore, in grado di farsi carico della salute di ciascuno e rispondere alle situazioni di emergenza. Abolire il numero chiuso contro la sanità voluta dai padroni".