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Cronaca

Maxi truffa ad un'anziana: si fingono poliziotti e provano a sottrarle tre milioni di euro

Tre inquilini di una casa di proprietà della donna le avevano fatto credere di lavorare per la “polizia segreta speciale con sede a Roma” specificando che la notizia non doveva essere divulgata a terze persone

La Procura di Catania ha  scoperto una truffa messa in atto ai danni di una professoressa di latino in pensione, da parte di tre persone che volevano depredare il suo patrimonio, di circa tre milioni di euro. Le indagini, condotte insieme alla guardia di finanza, hanno preso spunto dalle numerose movimentazioni finanziarie poste in essere dalla signora, che nell’ultimo periodo aveva prelevato ingenti somme di denaro contante emettendo anche diversi assegni a favore di un 46enne catanese e degli altri due indagati, M.S.S. classe ’56 e S.M. classe ’60, genitori della sua convivente. L’uomo, inquilino di una casa di proprietà della professoressa, avrebbe utilizzato vari escamotage per acquisire la fiducia della malcapitata, allo scopo di ricevere denaro e tentare di appropriarsi del suo consistente patrimonio economico.

Assegni, contanti e mobili antichi

In alcune occasioni, infatti, al fine di dimostrare la propria serietà, avrebbe affermato di lavorare per la “polizia segreta speciale con sede a Roma” specificando che la notizia non doveva essere divulgata a terze persone. Altre volte i soldi sono stati richiesti per assolvere a pseudo spese giudiziarie e di rispristino per danni ad una villa di proprietà dell’anziana professoressa. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti anche accertamenti bancari sui conti correnti della signora e dei tre indagati, riscontrando che questi ultimi hanno ricevuto, a decorrere dal secondo semestre 2016, assegni per quasi 71 mila euro e somme in contanti per circa 61mila, oltre a beni mobili antichi per un valore complessivo pari ad almeno 400 mila euro.

Il sequestro del patrimonio

Inoltre i finanzieri hanno provveduto a contrassegnare le banconote oggetto di un prelievo in contanti dell’anziana, pari a 3000 euro, verosimilmente destinate al 46enne catanese. Ed infatti, le fiamme gialle hanno sottoposto a controllo l'uomo trovandolo in possesso delle banconote precedentemente contrassegnate.I militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo sul patrimonio mobiliare ed immobiliare dell’anziana professoressa, per la cui gestione è stato nominato un curatore speciale. Sono stati disposti ed eseguiti anche i sequestri sui conti correnti degli indagati per gli importi percepiti dall’anziana signora circuita.

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