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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

C'è un bonus da 550 euro che spetta ad alcuni lavoratori (e di cui si parla poco)

Si tratta di un sostegno una tantum da 550 euro destinato a chi ha un'attività di lavoro discontinua (il così detto part time ciclico). Con il decreto Anticipi il governo ha confermato l'indennità e allargato la platea. I termini per le domande sono riaperti anche per il 2022

Il 13 novembre si sono riaperte le domande per chiedere il bonus part-time ciclico. Si tratta di un sostegno economico una tantum per aiutare chi lavora con contratti di lavoro a tempo parziale solo alcuni periodi dell'anno. Il bonus - del valore di 550 euro - era stato introdotto lo scorso anno con il decreto Aiuti ed è stato ora confermato anche per il 2023 con il decreto Anticipi. L'indennità è riconosciuta ai titolari di tutti i rapporti di lavoro part-time caratterizzati da una sospensione ciclica dell'attività lavorativa. In sostanza si tratta di lavoratori che svolgono l'attività solo in alcuni periodi dell'anno, restando però inattivi anche per molte settimane. 

Nello specifico, viene specificato che il bonus spetta "ai lavoratori dipendenti di aziende private" che nel corso dell'anno precedente hanno avuto periodi di non lavoro "di almeno un mese" in modo continuo. In ogni caso il periodo non lavorativo non può essere stato "inferiore a sette settimane" complessive "e non superiore a 20 settimane". Un altro requisito è che alla data di presentazione della domanda, i richiedenti "non siano titolari" di un altro rapporto di lavoro dipendente e non siano percettori di Naspi o di un trattamento pensionistico.

Bonus part-time: chi può fare domanda (e come si fa)

I termini per la presentazione della domanda si sono riaperti sia per l'annualità 2022 che per il 2023. Con il decreto Anticipi, il governo ha infatti chiarito meglio i termini del bonus introdotto lo scorso anno, ampliando di fatto la platea dei beneficiari a tutti i tipi di lavori part-time (orizzontali, verticali o misti) con l'unica condizione che l'attività lavorativa risulti sospesa per almeno un mese in via continuativa e complessivamente per un periodo non inferiore a sette settimane e non superiore a venti settimane. 

Come spiega l'Inps, i lavoratori che pur avendone diritto - visto il chiarimento del legislatore - non hanno fatto mai richiesta del bonus possono presentare entrambe le domande (per l'anno 2022 e per l'anno 2023). Coloro che invece avevano già presentato la domanda per il 2022 potranno presentarla per l'anno in corso. Va da sé che per ottenere il bonus relativo al 2023 è necessario fare riferimento all'attività lavorativa svolta nel 2022, mentre per il bonus del 2022 il periodo da prendere in considerazione sarà quello del 2021.  Le domande sono aperte dal 13 novembre 2023 e fino al 15 dicembre 2023, accedendo alla sezione "Punto d'accesso alle prestazioni non pensionistiche" sul sito web dell'Inps. 

Fonte: Today.it

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