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Taglio cuneo fiscale

17 milioni di lavoratori potrebbero perdere 100 euro al mese

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti assicura di voler rinnovare il taglio del cuneo fiscale nel 2025 ma la Cgil chiede garanzie: "Il Def è una scatola chiusa"

Apartire dal 2025 le buste paga degli italiani potrebbero diventare più leggere senza il bonus da 100 euro legato al taglio del cuneo fiscale. La versione light del Documento di economia e finanza (Def) approvata dal Consiglio dei ministri, infatti, non offre garanzie sul rinnovo della misura provvisoria, creando una "situazione di grave incertezza per 17 milioni di lavoratori".

A lanciare l’allarme il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, dichiarando che il Def è come una "scatola chiusa" e che il governo deve assumersi "almeno la responsabilità di spiegare agli italiani cosa li aspetta nell'immediato futuro". Inoltre sostiene che "tra una tantum da confermare, nuovo patto di stabilità e una crescita che sarà significativamente inferiore rispetto a quella preventivata, la prossima manovra di bilancio parte, a essere ottimisti, da meno 25 miliardi, solo per confermare le misure in essere e non cambiare nulla".

Giorgetti: "Obiettivo conferma taglio cuneo nel 2025"

"La decontribuzione che scade nel 2024, intendiamo assolutamente replicarla nel 2025, questo è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il programma strutturale entro il 20 settembre. Quando si farà la legge di bilancio sicuramente si troveranno le forme per confermarlo, questa è la priorità numero uno", ha assicurato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa. Ma da qui a settembre molte cose potrebbero accadere, compresa l'apertura di una procedura d'infrazione Ue nei confronti dell'Italia per disavanzo eccessivo.

Con il ritorno al vecchio patto di stabilità, infatti, il governo con molta probabilità non riuscirà a contenere le spese di bilancio al di sotto del 3 per cento del Pil come stabilito dalle norme fiscali di Bruxelles. Sarà così costretta a seguire le raccomandazioni dell’Ue e a tagliare le spese di circa 9 miliardi di euro l'anno. Risorse che potrebbero coprire quasi interamente il taglio della decontribuzione per il 2025, visto che il rinnovo del taglio del cuneo costerebbe circa 11 miliardi di euro.

Fonte: Today.it

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