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Catania sarà videosorvegliata contro gli incivili dei rifiuti ma il consiglio comunale "punge" l'assessore

Ieri sera, 30 marzo, il civico consesso ha approvato all'unanimità il regolamento che disciplina il sistema di videosorveglianza del Comune. Saranno circa 150 le nuove telecamere che si occuperanno di beccare gli "sporcaccioni". Contestati, però, i modi e gli annunci dell'assessore all'Ecologia Barresi

Dall'ultima seduta del consiglio comunale emergono alcuni dati certi e incontestabili: Catania sarà videosorvegliata contro gli incivili dei rifiuti a seguito dell'approvazione di un apposito regolamento; le sedute in modalità mista, alla luce della fine dello stato di emergenza, torneranno di presenza; l'assessore all'Ecologia Andrea Barresi ha ottenuto il risultato ma di certo non è "apprezzato" da molti suoi ex colleghi consiglieri.

Andiamo con ordine. All'ordine del giorno, ieri sera, vi era il regolamento attuativo per la disciplina del sistema di videosorveglianza del Comune di Catania. Uno strumento che - seguendo i dettami di un regolamento europeo e del garante della privacy - consentirà di disseminare, dopo la gara vinta da un'azienda. i punti nevralgici della città di videocamere collegate e installate sui pali della luce in modo tale da beccare gli incivili, identificarli e sanzionarli. Dovrebbe essere quindi un argine al fenomeno delle discariche abusive che, dopo la differenziata nelle varie zone cittadine, è aumentato.

L'assessore Barresi e i numeri 

A presentare il regolamento è stato l'assessore all'Ecologia che ha parlato di una "svolta radicale sui rifiuti" specie dopo la decisione del Tar di respingere i ricorsi che tenevano in "stallo" il lotto Centro: "Possiamo procedere con l'affidamento del lotto alla ditta. I problemi sono esistiti perché ancora nel lotto Centro, che contra 160mila abitanti, c'è un sistema ibrido. Noi abbiamo lavorato per la repressione dei reati ambientali: a gennaio 2022 oltre 5mila verbali elevati e ben 2400 cittadini non residenti a Catania sono stati sorpresi dalla polizia locale mentre venivano a scaricare i rifiuti in città".

Per quanto concerne le telecamere esse saranno, inizialmente, 35 nel lotto Nord, 23 nel lotto Centro (ma l'assessore ha detto che saranno incrementate nel tempo) e 55 nel lotto Sud. Le novità saranno diverse: ci sarà una "control room", ossia una stanza appositamente predisposta per la visione dei video da parte della polizia locale. 

"La control room - ha proseguito Barresi - ci consentirà di visionare più di 150 punti sensibili. Con il regolamento possiamo quindi avere gli strumenti per sanzionare. Le videocamere si potranno spostare secondo le necessità e fanno parte di un percorso che prevede anche l'aumento dei centri comunali di raccolta, ne abbiamo previsti 6 in più attraverso i fondi del Pnrr". Si tratta di telecamere intelligenti che si attivano appena avvertono un movimento e le riprese saranno a disposizione per circa 7 giorni e poi dovranno essere cancellate, a meno che non si ravvisi un reato.

"Stiamo facendo tutte le azioni per migliorare i servizi - ha concluso Barresi - come nel lotto Centro sui rifiuti non conformi e stiamo monitorando il territorio. La stampa stessa ha dato notizie sugli svuotacantine che abbiamo beccato". A plaudire al regolamento è il consigliere di Forza Italia Giovanni Petralia che ha presieduto la commissione speciale sul tema e che da tempo ha condotto una battaglia senza quartiere contro gli incivili dei rifiuti, specie in via Fondo Romeo ricordando che lo scorso aprile 2021 sono stati segnalati diversi siti oggetto di discariche abusive.

I malumori del consiglio e gli attacchi sulla "megalomania" 

Sino all'intervento di Petralia sembrava un consiglio "liscio come l'olio". Però ad aprire la stura delle critiche verso l'assessore Barresi ci ha pensato il consigliere di Grande Catania Alessandro Campisi che ha criticato senza mezzi termini il modus operandi dell'esponente della giunta: "Sono stato zitto in questi mesi ma non si può sentire che l'assessore dice di avere stima dei consiglieri. Nei fatti non ha alcun rispetto: ha fatto diverse iniziative, conferenze ma non ha mai coinvolto la commissione presieduta da Peci. Inoltre, cosa molto grave non deve andare dai cittadini dicendo di non rivolgersi più ai consiglieri se vi è un problema. Questa megalomania non può esistere. Spero ci sia un cambio di atteggiamento".

Anche Graziano Bonaccorsi, M5S, è intervenuto: "Prima assessore "sceriffo" (riferendosi ai fatti di Corso Sicilia; ndr) e ora ha un nuovo appellativo: megalomane. Il regolamento non è la panacea di tutti i mali. E il problema è quello che succede nella direzione Ecologia: mancano più di 200 atti non pubblicati dal 2018 a oggi. Inoltre fate tante multe ma quante ne incassa il Comune? E le penali alla ditta quante sono?".

Critico anche un altro componente di Grande Catania, Orazio Grasso: "La narrazione che fa l'assessore della città come di un cantone svizzero non giova a nessuno. Con le telecamere c'è il rischio di spostare il problema da un'area all'altra. Bisogna capire i motivi della formazione delle discariche: io stesso, dopo la segnalazione di un cittadino, ho avuto problemi per chiedere il ritiro degli ingombranti".

Solo Giovanni Grasso, ex candidato a sindaco M5S poi accolto in FdI, non si mostra critico. Il capogruppo Anastasi parla "dell'umiltà necessaria per raggiungere il risultato e che dobbiamo avere tutti" e ha ricordato la presenza in aula del gruppo "a conferma che non c'è alcuna questione di sottogoverno ma è questione di dire la nostra, piaccia o non piaccia, per migliorare gli atti".

La stoccata finale arriva da un altro, storico, componente della maggioranza: "Questo tono come di un professore - dice Santi Bosco - non mi è piaciuto da parte dell'assessore. Un'esposizione del regolamento in pompa magna...mentre la presentazione di Petralia è stata sintetica, armoniosa e fatta con passione. Questa pompa magna è superflua. Ora attendiamo che il regolamento entri in azione ma il vero dibattito importante sarà quello di lunedì sui costi in discarica. Sembra che l'assessore abbia un intento elettoralistico...lui votò contro l'aumento della Tari e la situazione dei rifiuti è disastrosa". Unici a non proferire verbo contro l'assessore i consiglieri sammartiani con Giuseppe Gelsomino che ha assistito al dibattito in aula senza intervenire, lamentando l'assenza degli altri componenti della giunta.

I timori sul personale ridotto

Alle critiche si sono aggiunti i timori relativi alla mancanza di personale della polizia locale per visionare le migliaia di ore di filmati che arriveranno dalle telecamere. A sollevare il problema sono stati Luca Sangiorgio e Daniele Bottino. Il primo ha detto: "La coperta è corta e con i numeri della polizia locale temo che il personale non possa bastare. E' scandaloso che il governo nazionale non abbia messo un euro per sbloccare le assunzioni e il Comune ha fatto assunzioni a tempo determinato, facendo il possibile".

"Se parliamo di telecamere - ha aggiunto Bottino, di Diventerà Bellissima - dobbiamo evitare il fallimento che è accaduto in via Saturno. La polizia locale non aveva dato ok alla ditta per estrapolare i video e dovevano farlo gli agenti ma non c'era personale a sufficienza. Quindi non c'erano sanzioni necessarie: dalla megalomania rischiamo di passare al fallimento perché la discarica continuava ad alimentarsi".

Alla fine della seduta l'assessore Barresi ha incassato il risultato, 29 favorevoli su 29, e non ha risposto alle critiche ma ha snocciolato numeri: "Il lotto Nord è quasi al 50% di differenziata, il Sud al 38%. L'attività delle aziende è monitorata: solo nel lotto Centro tra gennaio e febbraio sono state fatte 296mila euro di penali alla Dusty. Accetto le critiche perché da esse emergono soluzioni. Ci sono nuovi vigili assunti a tempo determinato dall'amministrazione, sono 46 in totale, e stiamo prevedendo controlli anche con le auto civetta".

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